Sinisa Mihajlovic ha parlato nella conferenza stampa di vigilia del match contro il Torino. Il Bologna scenderà in campo, domenica 6 marzo alle 15, allo Stadio Dall'Ara per provare a superare la formazione granata e rimanere agganciato alla parte sinistra della classifica.
"Parlerò col presidente quando tornerà in Italia"
Mihajlovic ha aperto la conferenza parlando dell'intervista rilasciata in mattinata dal presidente Joey Saputo, che ha fortemente criticato il lavoro dell'allenatore rossoblù: "Sono il primo che vuole gente motivata. Io ho detto che quando si ricevono le critiche è giusto, ma nella vita non esistono uniche verità. Mettendo insieme i vari tasselli si arriva a una verità condivisa. Quando il presidente arriverà parleremo e ci confronteremo come sempre, poi decideremo. Le cose importanti, in questi casi, si dicono di persona. Quando vivi dall'altra parte del mondo è difficile capire le cose che succedono quotidianamente all'interno dell'ambiente e poi non siamo mica a fine campionato".
"Dobbiamo arrivare tra le prime 10"
Mihajlovic ha poi parlato dell'importanza della gara di domani. le due squadre sono separate da solo una lunghezza in classifica: "Vincendo domani andremmo a 35 punti che, guardando le ultime stagioni, sono sufficienti per la salvezza. Il nostro obiettivo non è chiaramente quello, ma faremo i conti alla fine. Dobbiamo arrivare tra le prime dieci e, per ora, siamo in linea. Adesso avremo un ciclo di partite difficili. Alla fine capiremo dove possiamo arrivare. I mesi di febbraio e marzo sono difficilissimi perché tutti hanno un obiettivo e non vince sempre la squadra più forte, ma quella che ha più stimoli. Nelle ultime uscite abbiamo ritrovato la strada, vedo quotidianamente l'attenzione con cui questi ragazzi si allenano".
L'allenatore rossoblù, in riferimento all'intervista di Saputo, è poi tornato a parlare del mercato di riparazione: "Ognuno può esprimere il proprio pensiero sullo scorso mercato. Quando vedrò il presidente gli dirò quello che penso anche sul settore tecnico di cui sono responsabile. Non voglio però rispondere qua, attraverso i giornali. Per quanto riguarda le motivazioni, la squadra ha sempre dimostrato di voler combattere e lottare e di essere un gruppo unito, a parte qualche raro caso. Anche a Salerno abbiamo dimostrato di essere squadra, altrimenti non avremmo portato a casa neanche il pareggio. È comunque giusto che il presidente esprima quello che pensa. Chi ti paga ha rtutto il diritto di criticarti. Noi dobbiamo pensare solo a vincere e non al futuro".