Mihajlovic sulla guerra in Ucraina: “Le immagini mi ricordano quello che ho vissuto vent’anni fa”
Le parole dell’allenatore del Bologna
Il Bologna pareggia a Salerno. Dopo il gol del vantaggio di Arnautovic, ha pareggiato la Salernitana nel secondo tempo con Zortea.
Le parole di Miahjlovic
Ai microfoni di DAZN l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic ha commentato la gara contro i granata: “È stata una partita difficile. Sfidare una squadra che lotta per non retrocedere è complicato perché danno il massimo. Loro hanno cambiato tanto rispetto all’andata. È un peccato perché abbiamo subito gol sull’unico tiro in porta. Loro ci pressavano alti, La partita è diventata sporca e alla fine abbiamo provato a portare a casa almeno un punto, anche se alla fine siamo stati sfortunati. Io credo che la fortuna uno se la deve meritare“.
Un palo alla fine di Sansone ha costretto il Bologna al pari, è stato il quindicesimo legno colpito dai rossobù: “Colpire i legni equivale a un gol sbagliato. Ha fatto un gran tiro Sansone, ma siamo stati sfortunati. Era importante cercare di vincere la partita consapevoli delle difficoltà che si possono incontrare in queste partite. Potevamo anche perderla. Loro arrivano dal loro miglior momento. L’importante è la continuità di risultati“.
L’allenatore ha poi analizzato la partita dei suoi attaccanti: “I tre davanti hanno fatto quello che potevano. Con le tre punte serve fare di più Barrow e Orsolini si sono sacrificati. Non è stata una partita facile. Peccato per il pareggio, se avessimo vinto nessuno avrebbe potuto dire niente“.
Mihajlovic sulla guerra in Ucraina
Mihajlovic poi torna sul discorso legato alla guerra in Ucraina spiegando: “Quando ci sono le partite ci si concentra sui novanta minuti e deve dimenticarsi le cose negative che succedono fuori. Una volta finita diventa difficile da gestire. Fortunatamente non sono direttamente interessato, ma quando vedo le immagini in televisione mi fanno ricordare le emozioni che vissuto venti anni fa. Dobbiamo cercare di fare di più. Speriamo che questa guerra duri il meno possibile, io ricordo quando nel mio paese i bombardamenti erano durati novanta giorni, dopo i primi pian piano la notizia è passata sempre più in secondo piano. A volte quasi non se ne parlava perché sembrava normalità, ma così non dev’essere. Durante una guerra il colore dominante è il rosso, quello del sangue degli innocenti. Dobbiamo dare tutti il nostro contributo. Non è che tra un mese dobbiamo fare finta di niente, quella sarebbe la sconfitta peggiore“.
In conclusione Mihajlovic dice: “Fortunatamente in pochi sono passati dalla guerra e in pochi se ne ricordano. Ci sono persone meno fortunate come me e gli ucraini che se la ricorderanno. Dobbiamo far capire ai giovani cosa significa. La libertà non ha prezzo. La gente deve poter vivere liberamente. Questo lo devono capire i politici. C’è tanta gente che combatte e non vuole nemmeno farla. Non ci sono vincitori, sono tutti perdenti“.