Bologna, pugno duro contro la decisione della Lega Serie A: il comunicato del club
Il Bologna protesta contro la Lega di Serie per la decisione presa in merito alla sfida contro il Cagliari
Il Bologna non ci sta. Il club rossoblù si oppone con forza alla decisione della Lega di Serie A di voler disputare l’intera ventunesima giornata di campionato.
La squadra allenata da Mihajlović in trasferta affronterà il Cagliari nella nuova data di martedì, 11 gennaio 2022. Una scelta che va contro le disposizioni varate dall’AUSL della città emiliana.
Il Bologna si trova in isolamento
Ricordiamo che il gruppo squadra rossoblù si trova in isolamento da mercoledì, 5 gennaio 2022. Questa direttiva, imposta dall’AUSL di Bologna, ha impedito agli emiliani di scendere in campo contro l’Inter, ma non vieterà loro di scendere in campo contro il Cagliari.
Una situazione molto difficile per la formazione bolognese, costretta a presentarsi in terra sarda per evitare sanzioni. Infatti, dovendo osservare la quarantena, questa non si è praticamente allenata.
Il comunicato del club
Questo contesto è stato illustrato e ricordato anche al’interno del comunicato, diramato a mezzo stampa quest’oggi:
“Il Bologna Fc 1909, preso atto dell’incomprensibile decisione della Lega Serie A di rinviare la partita Cagliari-Bologna a martedì 11 gennaio, intende esprimere la sua totale e ferma avversione a una scelta immotivata, penalizzante e vessatoria.
Tutti gli appartenenti al gruppo squadra sono in isolamento domiciliare da mercoledì e vi resteranno fino a stasera per una disposizione dell’AUSL di Bologna, la cui legittimità è stata confermata anche dal TAR dell’Emilia Romagna. I giocatori che non risulteranno positivi al Covid-19 dovranno quindi partire per Cagliari nella giornata di domani e giocare una partita di campionato martedì senza aver di fatto potuto svolgere allenamenti per una settimana, con tutti i rischi che ne conseguono anche per l’incolumità degli atleti. Siamo allibiti di fronte a un provvedimento preso senza reali necessità di urgenza (né il Bologna né il Cagliari disputano le coppe europee e quindi non mancano le date disponibili in calendario), che dimostra sprezzo per i più elementari principi di equità competitiva e di tutela dell’integrità fisica dei calciatori“.