"Vivo in centro ma mai come negli ultimi tempi uscire di casa è diventato speciale. In tanti mi fermano, per una foto o una chiacchiera sulla vittoria del campionato. Non pensavo fosse così bello". C'è meraviglia nella voce di Cosimo Patierno, per tutti Kikko. Centravanti con il gol nel sangue, ha messo 20 firme sullo storico primo salto del suo Bitonto in serie C, un traguardo mai toccato in quasi 100 anni di storia dal club neroverde.
A 29 anni, Cosimo si appresta a rappresentare la squadra della sua città nel calcio professionistico. Non nasconde l'orgoglio e mette da parte anche la timidezza quando si tratta di fare da inviato speciale per GianlucaDiMarzio.com per le vie del centro storico di questa città alle porte di Bari, con 55mila abitanti e tanta voglia di affrontare il calcio che conta. Gli stand-up da ripetere, le domande da individuare, la giusta luce per le interviste. Questa volta nei panni dell'intervistatore d'eccezione c'è il centravanti.
I tifosi rispondono volentieri, anche se il loro interrogativo è uno solo. "Kikko, resti a Bitonto?". Nei loro occhi e nella loro voce c'è solo la voglia di ricevere una risposta affermativa, unita all'ammirazione per chi in neroverde ha segnato 41 reti negli ultimi due anni, da sommare alle 22 reti con l'Omnia Bitonto nel campionato di Eccellenza 2017/2018.
Quello per Patierno è un tifo trasversale, che tocca gli appassionati più in là con gli anni ("Hai risvegliato in me la voglia di tornare sugli spalti, non succedeva dai tempi di Franco Chimenti" gli confida un tifoso, riferendosi a uno storico centravanti bitontino") e le giovanissime: "Veniamo allo stadio per te e Onny Turitto" raccontano due bimbe a spasso per il centro con il nonno.
Nella città dei Santi Medici, i patroni sono Damiano e Cosimo. Il Cosimo più famoso, però, di cognome, fa Patierno. Farsi amare, con grinta, carattere e sopratttutto gol è la sua missione: ne ha segnati 120 tra C, D ed Eccellenza. Attaccante totale, in grado di giocare anche da seconda punta ma di colpire da centravanti puro, Kikko ha lasciato casa molto presto: prima per andare a Bari prima, poi due anni a Ravenna prima di esordire tra i pro nel 2012 a Teramo. Avvio di un percorso che lo ha riportato in Puglia nel 2014 a Bisceglie ("Forse non avrei dovuto lasciare la categoria così facilmente" ammetterà ai nostri microfoni) passando per Gravina e Nardò.
Fino all’estate 2017: dopo 15 reti in 15 partite in serie D in Salento sente l’aria di casa, troppo invitante per rifiutare. Accordo con l’Omnia Bitonto, campionato di Eccellenza. Ventidue reti stagionali e promozione sul campo. L’anno scorso si è fermato a quota 21, contribuendo ai playoff del Bitonto, quest'anno ha interrotto la corsa a 20. "Il sogno nel cassetto è arrivare sempre più in alto".
Nessun limite, con la famiglia sempre nel cuore. "La dedica per la promozione è alle mie figlie. Il gol più significativo è quello di Brindisi, abbiamo vinto e siamo stati applauditi dal pubblico di casa. Cosa ho provato al momento della notizia della promozione? Un enorme orgoglio, per me e la mia famiglia". Parole di chi ha dato i primi calci al pallone "a 4 anni" e non si è più fermato. "Il modello in Europa è Cavani, in Italia Ciro Immobile". Attaccanti che vivono di gol e sacrificio. Gli stessi ingredienti che Patierno vorrà mostrare in C: "Non vedo l'ora, è un calcio che la mia città non ha mai visto. Voglio farlo da protagonista. Io suderò la maglia, poi i gol verranno".