Prosegue il ciclo di appuntamenti “A Casa con la Juve” dove i giocatori bianconeri si raccontano per mezzora sul canale YouTube del club. Ospite dell’ultimo episodio è Federico Bernardeschi, che subito ha voluto invitare tutti a rimanere a casa: "Sto bene, ma sono sofferente un po' come tutti perché siamo lontani da ciò che facevamo ogni giorno. Stare a casa però è giusto e bisogna farlo, quindi cerchiamo di goderci questi momenti con le nostre famiglie. Poi un po' di allenamento fa bene, aiuta anche a non pensare. Più ci si allena e più lo si vuole fare, è un buon passatempo per questi giorni".
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Bernardeschi ha ricordato poi quel Juventus-Atletico Madrid in cui è stato protagonista: "Io sentivo quel 'dai Fede'. È stata davvero una cosa che mi ha trascinato, veniva da tutto l'ambiente, poi è andata com'è andata col passaggio del turno".
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"Avrei voluto giocare con Boniperti, Baggio e Zidane. Con chi avrei preso un caffè? Direi con Nelson Mandela, Roger Federer (perché per me è una leggenda per stile, eleganza, umanità e ciò che fa non solo sul piano sportivo), Angelina Jolie, Jimi Hendrix, i Nirvana, Maria De Filippi, Roberto Benigni e come leggende della Juve direi Gianni Agnelli".
Le emozioni più forti al di fuori del campo: "Ho danzato con i masai, ho fatto il safari in Africa ed è stato un momento toccante. Mi hanno portato dentro la loro cultura ed è stato bellissimo per quanto mi riguarda. Ho pianto di gioia quando è nata mia figlia, quell'emozione è talmente grande che faccio fatica anche quasi ad esprimerla, mi viene ancora la commozione se ne parlo. Sentirla piangere mi ha aperto tutto il cuore. Sicuramente è stata l'emozione più forte di tutta la vita".