Barrientos: “Sono triste. Catania non merita questa delusione”
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Data: 09/04/2022 -

Barrientos: “Sono triste. Catania non merita questa delusione”

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Le dichiarazioni del Pitu dopo il fallimento della società rossazzurra
Le dichiarazioni del Pitu dopo il fallimento della società rossazzurra

“Noooo, que pasó?”. La risposta quando ha letto la notizia su Whatsapp. Shock. Stupore e tanto dispiacere. 

 

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 "Il Catania è delle persone che lo portano nel cuore"

E’ stata questa la prima reazione di Pablo Barrientos, quando ha saputo dell’esclusione del Catania dalla Lega Pro. “Sono molto triste. I tifosi non si meritano questa grande delusione. Il Calcio Catania è e sarà per le persone che lo portano nel cuore e non dei mercenari che giocano illudendo un'intera città“. Così El Pitu a Gianlucadimarzio.com. Non ama molto parlare in generale. L’italiano se lo ricorda abbastanza, ma preferisce lo spagnolo. Una voce addolorata e nostalgica per un legame forte, quello che lega l’ex centrocampista argentino al club rossazzurro.

 

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93 presenze, 14 gol e 15 assist dal 2011 al 2014, i numeri della sua esperienza etnea che sono coincisi con le stagioni dei record in Serie A con Montella e Maran in panchina. “Per la mia carriera Catania rappresenta un prima e un dopo. Sono stato molto tempo infortunato, ho avuto molte operazioni, ma la gente e la società mi sono state sempre vicino in quei momenti. Sarò sempre riconoscente”. Dal primo gol in Serie A al Via del Mare a quelli contro il Palermo nei derby di Sicilia: “Il momento più bello rimane la partita d’esordio, anche se poi ce ne sono stati tanti. Tra i gol scelgo il primo contro il Lecce, arrivato dopo l’inferno che ho passato con gli infortuni”. Numero 28 con i rossazzurri, con la 10 albiceleste al posto di Messi nelle giovanili dell’Argentina, per quello che era ‘espressione pura del calcio’ secondo Pietro Lo Monaco. “L’ho sentito di recente. Ho molto rispetto e affetto per lui e siamo rimasti che ci saremmo visti per parlare e abbracciarci di nuovo”. 

  

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Un anno fa il ritiro dal calcio e adesso è tornato a Comodoro Rivadavia, la sua città per fare il presidente del Jorge Newbery, il club in cui è cresciuto. Perché si torna sempre dove si è stati bene. “Sicuramente arriverà il momento in cui tornerò anche a Catania per ricordare i bei momenti vissuti. Il mio rapporto con il club e la città sarà sempre di amore e di affetto. Ai tifosi auguro il meglio. So che loro seguiranno sempre la squadra per sostenerla, perché è una tifoseria molto sentimentale, non importa la categoria dove giocheranno”.



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