Quasi 2000 chilometri in 48 ore, unendo amicizia e amore per il calcio, tra Veneto e Puglia. Storia di Bepi Ferronato, tifoso speciale del Cittadella che con Bari ha stretto un rapporto speciale dal 19 maggio 2014, quando era l'unico sostenitore del "Citta" sugli spalti del San Nicola nella partita persa dalla sua squadra davanti a 35mila spettatori.
Da quel giorno Bepi è diventato un 'fratello adottivo' di Bari, tenendo il granata nel cuore e sulla pelle: non perde una partita di Iori e compagni, in casa e in trasferta, per nessuna ragione al mondo. Le escursioni in Puglia sono però una piacevole abitudine, così complice il rinvio della prima giornata di ritorno, inizialmente in calendario il 22 dicembre, al 22 gennaio per lo sciopero della Lega Pro, è salito su un aereo per tornare nell'astronave di Renzo Piano. "Tornare a Bari è sempre un piacere, questa è la mia seconda casa - le sue parole ai tornelli di ingresso del San Nicola - ho dovuto subire un piccolo intervento la settimana scorsa, ma tenevo troppo a questo appuntamento con gli amici pugliesi. Avevo cerchiato in rosso questa data sul calendario, approfittando del fatto che il mio Citta gioca nel weekend".
Ad attenderlo a Bari un gruppetto di amici, che gli ha organizzato per filo e per segno la trasferta a un anno e due mesi dall'ultima volta. "Trovo sempre grande voglia di calcio qui - sorride Bepi - Bari non c'entra davvero nulla con la Serie C. Mi auguro di ritrovarli tra pochi mesi in Serie B. Per tornare ancora in Puglia e assistere di nuovo a un Bari-Cittadella". Parola di Ferronato, il tifoso che unisce l'Italia.