Barça, Pjanic: “CR7 e Messi i migliori. A Leo ho parlato della Juve”
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Data: 27/10/2020 -

Barça, Pjanic: “CR7 e Messi i migliori. A Leo ho parlato della Juve”

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Dopo il trasferimento di questa estate, nella trattativa che ha portato Arthur a Torino, Miralem Pjanic ritrova la Juventus da avversario. Mercoledì 28 ottobre, alle 21, i bianconeri sfideranno infatti il Barcellona all’Allianz Stadium nella seconda giornata del gruppo G di Champions. A parlare della sfida è stato proprio il centrocampista bosniaco, ex di turno, in conferenza stampa: “Aver potuto giocare sia con Ronaldo che con Messi è incredibile, ai miei nipoti racconterò che sono stati i due giocatori più forti di tutti i tempi. A Lionel ho raccontato dei miei anni alla Juve, della storia e della grandezza del club. E lui è ben informato”.

“Juve ha grande mentalità, sarà dura”

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Sarei stati felice di salutare i tifosi domani, speriamo si risolva tutto presto” ha proseguito Pjanic. “Sono contento di tornare qui e di giocare con la mia ex squadra. Ho passato quattro anni bellissimi, è bello rivedere le persone con cui ho lavorato. Sarà una partita dura, conosco bene la mentalità che hanno. Al Barcellona mi sto adattando e voglio entrare in squadra al più presto. Ora conta solo fare bene, da parte mia sto dando il meglio. Poi deciderà Koeman. Griezmann? È un grande calciatore e farà bene, da attaccante deve segnare per stare bene”.

"CR7? Se non ci sarà, meglio per noi"

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E sulla possibile assenza di Cristiano Ronaldo, ancora positivo al covid: " Vedremo se ci sarà, l'ho sentito i giorni scorsi e mi ha detto che si sentiva bene. Speriamo che torni negativo, per la sua salute soprattutto. Lo ritroverò con piacere in campo. Ma se non ci sarà, tanto meglio per noi". Poi una parentesi sulla nuova Juve: “C'è un nuovo allenatore e hanno bisogno di tempo. Sono tutti forti e Pirlo sarà aiutato da loro. Mi sarebbe piaciuto avere Andrea come allenatore, ma ho accettato questa nuova sfida. Spero di fare grandi cose al Barcellona, vogliamo arrivare primi nel girone” ha concluso Pjanic.

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