Dopo Adama Traoré, oggi in casa Barcellona è stato presentato l'ultimo arrivato Pierre-Emerick Aubameyang.
L'attaccante ex Arsenal ha firmato con i blaugrana un contratto fino al 2025 (con opzione per risolvere nel 2023, come ricordato da Joan Laporta in conferenza stampa).
"Sono pronto a giocare da subito. È passato molto tempo dall'ultima partita, ma non ho dubbi, sono pronto a giocare. Torneremo in cima un po' alla volta" ha dichiarato il gabonese.
Barcellona, le parole di Aubameyang
"E' stata una giornata lunghissima, pazzesca" ha commentato Auba a proposito dell'ultimo giorno di mercato. "Abbiamo firmato a due minuti dalla fine. È stata lunghissima, ero con mio papà a casa sua sperando che tutto andasse bene. Alla fine mi hanno chiamato nel pomeriggio per andare a fare le visite mediche ed è andata bene".
Aubameyang è arrivato al Barcellona dopo diverse settimane da separato in casa nell'Arsenal a causa di dissapori con l'allenatore Mikel Arteta. "Sono stati mesi difficili ma penso che il calcio a volte sia così. Da parte mia non c'era l'intenzione di fare qualcosa di sbagliato. Arteta? Penso che il problema fosse solo con lui, è lui che ha preso la decisione. Non c'è tanto altro da dire, non era contento. È andata così".
Adesso, in Spagna, l'attaccante avrà l'opportunità di allenarsi sotto la guida di Xavi: "Ho parlato un po' con l'allenatore. Lui mi vede giocare come un 9 e io sono pronto per giocare come un 9. Se un giorno avrà bisogno di me sulla fascia sono a disposizione. La gente mi conosce da anni, sa che faccio gol e sono un attaccante veloce".
L'obiettivo è semplice: "Il Barça è un grande club che ha l'obbligo di puntare a vincere la Champions League. Venire qui è un'opportunità: faremo di tutto per tornarci e vincerla. Mi sento pronto: penso di essere stato molto fortunato a giocare in Premier, mi ha aiutato molto. Sono pronto. Voglio già iniziare. Nella mia mente so di essere pronto".
In chiusura, Auba ha ricordato anche il nonno, tifoso dell'Atletico: "Mio nonno era un grande tifoso dell'Atlético, ha sempre detto che sarei andato a giocare in un altro club. Era un questione tra me e lui: ovunque si trovi ora sarà felice di vedermi giocare nel Barça".