Più giovane della storia a segnare con la maglia della nazionale spagnola e con quella del Barcellona, in Liga, in Champions e nel Clasico. “Credo di essere nato con un pallone sotto le gambe, eh eh... i miei genitori giocavano a calcio e io come tutti i bambini giocavo per le strade con i miei amici e mio fratello Braima, fino a quando sono entrato nei settori giovanili di diversi club. Il calcio mi ha sempre encantado“. Così Ansu Fati, che oggi compie 18 anni, ai microfoni di Tuttosport.
Ma il talento per il calcio è una questione di famiglia: “Siamo sempre stati molto appassionati di calcio. Mio papà Bori e mia mamma Maria Lourdes sono stati entrambi calciatori in Guinea Bissau, il mio Paese natale. E mio fratello maggiore Braima ha giocato con me nella cantera del Barça. Ho sempre voluto seguirlo e ci siamo aiutati a vicenda in casa, allenandoci insieme”.
Il classe ’02 si è poi soffermato sul paragone con Messi: “Non penso a queste cose. Sono focalizzato ad allenarmi ogni giorno e a imparare. Sto realizzando un sogno e lavorerò per continuare in questa direzione”. E su Koeman: “Abbiamo cominciato da poco a lavorare con lui, ma ci stiamo adattando alle sue idee e al suo staff. Devo sottolineare che stiamo lavorando molto bene”.