Lazzari: "Volevo lasciare tutto per il surf, ora riparto dall'Eccellen...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 27/12/2019 -

Lazzari: "Volevo lasciare tutto per il surf, ora riparto dall'Eccellenza"

profile picture
profile picture

Una spiaggia assolata, pantaloncini corti, infradito e una tavola da surf. Tutto quello che Andrea Lazzari desiderava dopo una vacanza a Barbados. Era il secondo anno all’Udinese, la passione per il calcio stava un po’ svanendo e il richiamo delle onde diventava irresistibile: “Mi era presa bene questa cosa del surf dopo una vacanza sull’isola dei Caraibi. C’è stato un momento dopo che sono tornato in cui ho detto ‘mollo tutto’”.   

Stop. Un calcio alle pressioni, una vita in costume a domare onde: “Ho provato il surf la prima volta a Fuerte Ventura, poi in Marocco – racconta Lazzari a Gianlucadimarzio.com - Quando sono andato a Barbados avevo iniziato a stare sulla tavola e a curvare, non volevo più smettere. Era un sogno, soprattutto per me che vengo da Bergamo...”. L’idea di cambiare vita l’ha accantonata per un po’, anche se ogni tanto ci ripensa: “Lo dico a volte a mia moglie, se ci fossero ospedali e scuole per nostra figlia mi trasferirei”. 

Nuovo sole a Senigallia

lazzari-virtus-senigallia.jpg

Il sole e il mare però non li ha mollati più, per questo si è trasferito a Senigallia e ha accettato la proposta della Vigor Senigallia, in Eccellenza (categoria che racconta storie così): “Mia moglie è di qui, abbiamo una bimba di 5 anni e abbiamo deciso di rimanere in zona. Questa estate pensavo di trovare qualcosa in Serie C, comunque nel professionismo, ma alla fine non è arrivato nulla”. A convincerlo un progetto serio illustrato dal presidente Franco Federiconi e il ds Riccardo Moroni: “Mi hanno raccontato la storia da quando hanno preso il club e i progetti che hanno, sono ambiziosi. Mi hanno convinto subito, anche perché dopo la carriera da calciatore posso intraprendere quella da allenatore qui”. 

La spiaggia a due passi e un progetto serio, tanto è bastato a convincere Lazzari: “A livello mentale sono pronto a calarmi in questa realtà, ci sono dentro con tutto me stesso”. Anche se Bergamo, dove nato, è lontana parecchi chilometri: “Mi mancano gli affetti certo, ma a Senigallia c’è il mare e questo attenua la lontananza”. Ma non frena i ricordi, perché a Bergamo, nell’Atalanta, tutto è esploso all’improvviso. 

Merito di 5 gol in due partite alla Juventus in Coppa Italia, con una tripletta al ritorno: “Ho un ricordo incredibile di quelle due partite, ma di tutta la competizione in generale”. Entrata in scena da predestinato: “Segnai 9 gol complessivi in Coppa Italia diventando il capocannoniere”. Per confermare le aspettative ci ha messo un po’ dopo aver lasciato l’Atalanta per farsi le ossa: “Il primo anno a Cesena non fu per niente positivo, a Grosseto andò decisamente meglio”. 

"Ero vicino al Milan"

Lazzari_IMAGE.JPG

L’allenatore di quella squadra è Pioli, lo vede subito e lo valorizza: “Era pacato, aveva le sue idee e le trasmetteva nel modo giusto alla squadra. Mi faceva giocare largo a destra in avanti, feci bene”. Tanto che arriva la chiamata del Cagliari: "Anni indimenticabili, ho dato il meglio di me”. In panchina c’era Allegri, altro allenatore partito da lontano: “E’ bravo nella tattica ad esaltare il talento. Perché anche lui lavorava molto a livello tattico, anche se lasciava più liberi i giocatori che avevano più fantasia”.  

Come Lazzari ovviamente: “Sì mi lasciava inventare in effetti”. E il gol ‘alla Bergkamp’ contro la Reggina è il testamento di un fulgido talento: “Sono quei gol che nascono dall’estro. Non hai tempo di pensare a quello che devi fare, il gol di Bergkamp l’ho visto solo dopo, non volevo emularlo, anche perché sarebbe stato impossibile in una situazione così”.  

Gol da applausi e tre stagioni da incorniciare. Il talento di Lazzari è palese e Allegri lo vuole con sé al Milan: “Chiesi a Cellino di lasciarmi andare, anche perché un'occasione così arriva una volta sola. Scoprii solo dopo che il Cagliari aveva chiesto troppo”. L’altra occasione si chiama Fiorentina: “Appena arrivato la squadra era contestata, non è partita bene quell’esperienza”. Finirà peggio, anche se in mezzo c’è la bella parentesi all’Udinese: “Due anni incredibili, abbiamo centrato la qualificazione in Europa due volte e battuto anche il Liverpool in trasferta”. 

"Stavo perdendo la passione per il calcio"

lazzari_gdm.jpg

Poi il ritorno a Firenze e l’inizio del declino: “Montella mi disse che non facevo parte del progetto, è stato onesto. Altri non lo sono stati, sono capitate situazioni spiacevoli che mi hanno allontanato dal sogno che avevo da bambino. Stavo perdendo col tempo la passione e quei livelli appena abbassi un po’ la concentrazione entri in una spirale da cui è difficile uscire. Da un giorno all’altro mi sono sentito messo da parte, lasciato in un angolo”. 

Non ha rimpianti Lazzari: "È andata bene, fino a quando ho fatto quello che mi piaceva sono stato nell’elite del calcio”. Ora la voglia è tornata: “Scherzando dico a mia moglie che giocherà per sempre”. Anche se la tavola da surf è sempre in cantina: “Da quando è nata mia figlia la uso poco, ma con Gianni Comandini stiamo organizzando una vacanza per surfare tutti insieme”. Il sogno di vivere a Barbados non lo ha mai abbandonato, ma intanto si gode il sole di Senigallia.  



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!