Che Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri siano due degli allenatori più importanti degli ultimi anni di calcio italiano non è un mistero. Sono i risultati a dirlo e il testimone che si sono passati alla guida della Juventus è solo l'ultimo atto di due carriere che hanno avuto negli ultimi tempi una crescita esponenziale. Entrambi infatti hanno fatto la gavetta, sono partiti dalle categorie inferiori prima di affermarsi al top del calcio italiano ed europeo. E prima di scontrarsi in Serie A, lo hanno fatto anche in partite meno di cartello rispetto ai duelli scudetto Juventus-Napoli che li hanno visti protagonisti.
A raccontare queste sfide è stato proprio lo stesso Sarri, ospite speciale per la celebrazione dei 100 anni del Figline Valdarno, squadra del paese in cui l'attuale allenatore bianconero è cresciuto. Erano i tempi di un Sangiovannese-Aglianese, una partita non esattamente spettacolare: "L'allenatore dell'Aglianese era Massimiliano Allegri, quello della Sangiovannese io. La partita finì 0-0 con zero tiri in porta. Un mio amico mi disse "Se siete due allenatori voi..."". Un episodio che ha strappato le risate dei presenti in sala, ma non è stato l'unico retroscena svelato da Sarri.
Un altro molto curioso riguarda una riunione a Nyon, durante i suoi primi mesi alla Juventus: "Mi hanno chiamato per una riunione con i migliori allenatori al mondo e io ho detto al segretario della Juve "Ma sei sicuro? Ma hanno chiamato me"". La gavetta è ormai lontana, Maurizio Sarri è diventato a tutti gli effetti uno degli allenatori più importanti del mondo, ma il suo passato tra i campi di periferia non lo ha mai dimenticato.