Trasferimenti monstre, ingaggi invitanti. Il mercato è fatto anche di questo. E rinunciare all'offerta di un top club diventa praticamente impossibile. Anche a costo di giocare meno. Tra gli esempi c’è Alex Song, ex centrocampista di Arsenal e Barcellona, che in una diretta Instagram ha raccontato i motivi del suo trasferimento dai Gunners ai blaugrana nell’estate 2012: “Quando il Barça mi ha offerto il contratto con quelle cifre, non ci ho pensato due volte. Anche se il direttore sportivo mi disse che avrei giocato poco…”.
“LA MIA FAMIGLIA POTEVA AVERE UNA VITA DI COMFORT”
“Sapevo che mia moglie e i miei figli avrebbero potuto vivere una vita confortevole” ha proseguito il camerunense nella live con il suo connazionale Pascal Siakam, giocatore di NBA con i Toronto Raptors: “Nonostante sapessi di giocare poco, non mi importava niente: sarei diventato milionario”.
“COMPRAI LA STESSA MACCHINA DI HENRY, MA NON POTEVO PERMETTERMELA”
Song ha anche parlato dei suoi anni all’Arsenal, e in particolare di un episodio legato a Thierry Henry: “Ci stavamo per allenare e lo vidi arrivare con un’auto fantastica. Mi sono detto che la volevo anch’io, a tutti i costi, così sono andato dal concessionario e l’ho comprata uguale. Ma giuro che l’ho dovuta restituire dopo due mesi perché tutti i miei soldi finivano in benzina. La maggior parte dei calciatori vive al di sopra delle proprie possibilità, e io me ne sono reso conto solamente nei miei ultimi 4 anni all’Arsenal”.
IL LICENZIAMENTO DAL SION
Attualmente Alex Song è svincolato, dopo che lo scorso marzo il Sion lo ha licenziato – insieme ad altri calcatori – per essersi rifiutato di abbassarsi lo stipendio. In attesa della ripartenza del calcio, il camerunense dovrà anche ascoltare le eventuali offerte che gli saranno sottoposte. Certo, una come quella del 2012 sarà difficile riceverla.