Saudi Pro League: da Kessiè e Ibañez fino a Firmino, ecco l'Al-Ahli
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Data: 11/08/2023 -

Saudi Pro League: da Kessiè e Ibañez fino a Firmino, ecco l'Al-Ahli

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Rosa, storia, allenatore dell'Al-Ahli: storico club saudita, neopromosso e tra le favorite della Saudi Pro League 2023-2024
Rosa, storia, allenatore dell'Al-Ahli: storico club saudita, neopromosso e tra le favorite della Saudi Pro League 2023-2024

L'Al-Ahli ha aperto la nuova Saudi Pro League, ovvero il massimo campionato calcistico d'Arabia Saudita, questo 11 agosto ospitando in casa al King Abdullah Sports Center l'Al-Hazem. Ritornata dopo due anni di inferno in massima divisione, in seguito alla retrocessione di due anni fa, adesso l'Al-Ahli ha tutta l'intenzione di lottare per tornare a vincere uno "scudetto" che manca da quasi otto anni.

Dopo il mercato faraonico condotto quest'estate, grazie al quale l'attacco della squadra è stato assai rinforzato, l'ambizione adesso può trovare seguito. Ma di che squadra stiamo parlando? Scopriamo meglio l'Al-Ahli.

 

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La storia dell'Al-Ahli

L'Al-Ahli nasce nel 1937 come Al-Thaghar da un'idea di Abdul Fayouf Batterjee, Omar Shams, Hassan Shams e Hassan Batterjee, quattro giovani studenti della scuola Al-Falah, la più antica della città di Jeddah. Il club negli anni '60 ha iniziato a collezionare i primi successi, arrivando fino ai giorni nostri (dalla fondazione del torneo nel 1957) a vincere 13 edizioni della King Cup. A quei successi, si aggiungono anche 3 campionati nazionali vinti, oltre all'unica Arab Champions Cup vinta nel 2003.

Fino a due stagioni fa, poi, l'Al-Ahli era rimasto uno di quei pochi club sauditi a non essere mai retrocesso in seconda serie, insieme alle altre tre grandi d'Arabia, Al-Hilal, Al-Nassr e Al-Ittihad. Al termine di una stagione sfortunata, però, nell'edizione 2021-2022 arrivò la prima retrocessione di sempre in First Division. Dopo due anni, l'Al-Ahli è tornato e si è iscritta di diritto alla corsa per il titolo, dopo una ricca sessione in entrata di calciomercato.

 

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I nuovi arrivi del calciomercato

A rinforzare l'organico per cercare di scalare le vette della classifica, seppur da neopromossa, sono arrivati in soccorso tantissimi giocatori di livello dall'Europa. In molti hanno scelto di sposare il progetto saudita e di giocare per l'Al-Ahli quest'anno. A cominciare da Edouard Mendy, senegalese che arriva dal Chelsea per difendere i pali della porta del "Club Reale". In difesa, invece, è freschissimo l'acquisto di Roger Ibañez, centrale brasiliano che è arrivato dalla Roma in un'operazione di più di 30 milioni di euro complessivi: il giocatore si andrà ad aggiungere, poi, al noto ed esperto esterno macedone Alioski.

A centrocampo, sempre da pochissimi giorni, è arrivato l'ivoriano Franck Kessié, ex Atalanta e Milan che ha lasciato il Barcellona per sposare l'Arabia Saudita. Ma è in attacco che l'Al-Ahli ha messo i puntini sulle "i", arrivando a comporre un trio che farebbe invidia alle migliori squadre del Vecchio Continente: sono arrivati Riyad Mahrez e Allan Saint-Maximin sulle fasce (pagati entrambi oltre 60 milioni di euro) e il brasiliano Roberto Firmino (dopo essersi svincolato dal Liverpool) a occupare la casella di punta centrale.

I giocatori migliori

Oltre ai tanti giocatori già citati, arrivati dall'Europa, l'Al-Ahli può contare anche su giocatori sauditi esperti, finiti nel giro della nazionale. Menzioni onorevoli per il centrale difensivo Hindi, tecnico e di piede sinistro, il mediano 31enne Otayf, che avrà il compito di supportare le mezzali come Kessié ma anche il gambiano Modou Barrow e l'algerino Ryad Boudebouz. Infine bisogna citare chi farà quanto meno rifiatare gli attaccanti d'oro arrivati dalla Premier League quest'estate, come Asiri e Al-Rashidi, che hanno fatto parte del roster della nazionale saudita guidata da Hervé Renard al Mondiale qatariota del 2022.

 

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L'allenatore

Terminata la carriera di calciatore, nel 2015, il tedesco Matthias Jaissle entra nello staff tecnico del Salisburgo come allenatore della formazione Under 17. Da lì la crescita come allenatore all'interno dell'assai prolifico sistema Red Bull, che ha sfornato talenti sia in campo che in panchina. Nelle ultime due stagioni prima di accettare il progetto Saudita, Jaissle ha avuto modo di allenare il Red Bull Salisburgo e tutte le sue stelline, confermandosi su altissimi livelli nonostante la giovanissima età di 35 anni. Adesso la sfida in Arabia Saudita, nel momento di maggiore visibilità nella storia di questo campionato.

La formazione tipo

AL-AHLI (4-3-3): Mendy; Majrashi, Ibañez, Hindi, Al-Johani; Alioski, Kessié, Boudebouz; Mahrez, Firmino, Saint-Maximin. Allenatore: Matthias Jaissle.



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