Dopo il Consiglio Federale FIGC, tenutosi ieri, che ha deliberato la ripresa di tutti i campionati professionistici italiani, in attesa della data definitiva che è quella del 28 maggio, quando si terrà una riunione fra Governo, FIGC e Lega per decidere il giorno della ripresa delle partite. E' arrivata la risposta dell'Aic (Associazione Italiana Calciatori). L'Aic, come cita il comunicato, "manifesta grande stupore e imbarazzo per le decisioni assunte in tema di Linee Guida per le Licenze Nazionali 2020/2021 e dall’incertezza generata per il mondo dilettante e per la serie A femminile".
L'Aic auspica, inoltre, che si possano trovare intese collettive volte a risolvere le problematiche economico-retributive, senza fomentare l’introduzione di un contenzioso generalizzato, in coerenza con le linee guida adottate dalla FIFA. Di seguito il comunicato integrale:
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"L'Associazione Italiana Calciatori, a seguito della riunione dei Consiglieri svoltasi oggi e dei colloqui intercorsi con i rappresentanti di Serie A, Serie B e Lega Pro, manifesta grande stupore ed imbarazzo per le Decisioni assunte in tema di Linee Guida per le Licenze Nazionali 2020/2021 e dall’incertezza generata per il mondo dilettante e per la serie A femminile. È forte la delusione nell’apprendere che i club di tutte le serie professionistiche potrebbero iscriversi al campionato 20/21 a fronte del pagamento di un solo mese di stipendio del periodo marzo-giugno 2020. Si tratta di norme programmatiche irricevibili che in Consiglio Federale hanno trovato la ferma opposizione dei rappresentanti dei calciatori e degli allenatori e che pregiudicheranno la tranquillità economica della maggior parte dei tesserati professionisti. La Federazione, infatti, è intenzionata a controllare per l’iscrizione di fine agosto (termine della stagione 19/20 prorogato durante la stessa riunione) l’avvenuto pagamento delle retribuzioni di marzo, aprile e maggio 2020 per tutte e tre le categorie professionistiche con la particolare previsione che, in caso di contenzioso per le mensilità di marzo e aprile, si dovrà dimostrare il pagamento della sola mensilità di maggio 2020.
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Infine la decisione assunta riguardo la serie A femminile e la prosecuzione della stagione al pari delle Leghe professionistiche, dà ulteriore consapevolezza alle calciatrici di essere professioniste a tutti gli effetti. Si aspettano, dunque, il riconoscimento ufficiale del proprio status. In funzione dell'auspicata ripresa, attendono un protocollo ad hoc che garantisca pari tutele sanitarie dei loro colleghi, assieme alle risorse per vivere da professioniste e poter tornare ad allenarsi".