Fra lo scudetto con l’Inter e i corteggiamenti di mercato. È gravitata soprattutto attorno a questi due temi l’intervista alla Gazzetta dello Sport di Lautaro Martínez, che ha così parlato di una vecchia opportunità di mercato: “Si stava lavorando con il Barcellona, la strada era quella, poi non so dirti quanto sono arrivato vicino a quel club. Ma con Conte fui molto chiaro. Gli dissi: ‘La mia testa è qui, è una promessa, non mi faccio condizionare’. Ma tanto ora è il passato, rinnovo con l’Inter”.
Quando dunque l’annuncio del rinnovo? “Non so, troveranno il momento per l’ufficialità, io intanto gioco. Ma il mio futuro è qui, mi vedo a Milano per lungo tempo, di questa città mi piace tutto: il cibo, il rapporto con i tifosi, la squadra, solo sensazioni positive”.
Parlando di campo, l’Inter adesso è prima in classifica, ma c’è un termine che rimane un tabù per l’argentino: “Favoriti? Non è una parola che mi piace. Ma certo, questo primo posto regala sensazioni positive, mai mi era capitato con un distacco simile sulla seconda. Fa piacere, perché non è casuale ma il frutto di quanto facciamo con il nostro allenatore. Come dice lui: lavoriamo per portare e lasciare un giorno l’Inter nel posto più in alto possibile”.
Cosa è cambiato per vedere l’Inter che stiamo vedendo oggi? La ricetta di Lautaro conta due ingredienti. Il primo è “che siamo da due stagioni con Conte. E oggi siamo davvero un’altra squadra, più compatta, dove ognuno di noi lotta prima per il compagno vicino e poi per se stesso.”
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Il secondo, invece, è essere stati eliminati ai gironi di Champions: “Ci ha fatto molto male. E allora ad Appiano ci siamo detti che da lì in avanti sarebbe rimasto un solo obiettivo, lo scudetto. A maggior ragione, poi, dopo aver perso pure la Coppa Italia”.