Inter, Conte: “Dimentichiamo il derby, si riparte. Barella? Qui per 10 anni”
Le parole dell’allenatore dell’Inter Antonio Conte durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida con la Lazio
L'Inter capolista affronta la Lazio di Inzaghi nel turno infrasettimanale della quinta giornata di Serie A: le due squadre si ritroveranno mercoledì a San Siro alle ore 21. L'allenatore nerazzurro Antonio Conte ha presentato la sfida in conferenza stampa: "Stiamo lavorando per cercare di allargare la base dei titolari. Sarà molto importante, perché quando partecipi a un campionato così difficile ogni partita devi spingere. C'è tanto spreco di energia e la Champions che porta via energie. Al tempo stesso cerco di allargare la base dei titolari quando i giocatori mi danno garanzie. Voglio che i rischi da prendere siano calcolati".
L'allenatore nerazzurro ha spiegato le condizioni di alcuni giocatori: "Quando Sanchez sarà pronto e mi renderò conto che può dare quello che chiedo sarà inserito. Come lui anche Lazaro, Biraghi e Bastoni. Devo fare gli interessi dell'Inter e non accontentare nessuno. Godin ha giocato la partita contro l'Udinese e ha riposato in Champions. De Vrij ha avuto un piccolo affaticamente, ma per via della sua posizione può giocare tante partite. Sono ragazzi allenati e che stanno bene. Dovrò fare delle scelte tenendo in considerazione tutto. Alcune volte dovrò prendermi dei rischi. Sapete cosa penso di Lukaku, mi sembra superfluo ripeterlo. Per il discorso dei centrocampisti sono contento. Al di là di chi segna è importante vincere le partite e fare gol. Nel mio gioco i centrocampisti hanno sempre avuto un ruolo importante".
Sull'avversario Lazio e le dirette concorrenti in classifica, l'allenatore ha aggiunto: "Dobbiamo pensare partita dopo partita. Concentriamoci a fare bene contro la Lazio. Sarà una partita difficile contro una squadra forte. Loro hanno una chiara identità e l'anno scorso hanno vinto la Coppa Italia. La Lazio sta facendo un ottimo lavoro. Per noi è una gara importante, un altro test di verifica. Se entriamo in campo con la testa al derby e agli elogi, significa che non abbiamo capito niente di quello che dobbiamo fare. Deve essere tutto resettato nel più breve tempo possibile e capire che ci aspetta la Lazio. Dobbiamo dare risposte importanti, siamo solo alla quinta giornata. C'è un percorso ampio davanti, non possiamo fare premonizioni. Il tempo dirà se siamo bravi o meno. Dobbiamo essere bravi a rimanere coi piedi per terra. Il Napoli è molto forte. Ha un grande allenatore. Anche la Juventus è forte".
Del presente e futuro all'Inter, Conte ha dichiarato: "Sicuramente per un allenatore rimanere per tanto tempo in un club è positivo ed è quello che mi auspico per la mia carriera, visto che il massimo per me è stato 3 anni. Ogni volta che parti dall’inizio significa ripartire sempre da zero, non è semplice perché poi devi anche trovare persone che sono disposte a lavorare. Approfitto per ringraziare Oriali, so cosa sta facendo ed è un grazie che non terminerà mai. Così come ringrazio anche Zanetti. Ho avuto la fortuna di avere persone molto vicine a me e che mi aiutano ogni giorno”.
Su Barella ha poi aggiunto: "Nicolò ha delle caratteristiche precise e ampi margini di crescita. È molto generoso come lo ero io. Sprizza energia da tutti i pori, dobbiamo essere bravi ad indirizzare questa energia nella giusta direzione. A volte ci sono degli sprechi di energia, stiamo parlando di un ragazzo che ha grandi potenzialità. Ha voglia di lavorare, si è messo a disposizione: il suo sogno era quello di giocare nell’Inter e ci sono tutte le basi affinché Barella giochi per 10 anni qui”.
Infine sui difensori nerazzurri chiamati a impostare ha concluso: "Skriniar ha grandissima personalità, quando gli chiedo le cose lui cerca di farla. È inevitabile che qualcosa sia cambiato rispetto al passato, soprattutto quando troviamo squadra che difendono con dieci giocatori dietro la linea della palle. È importante per noi avere difensori che impostino. Ci stiamo lavorando, questo è un lavoro che completerà i nostri difensori. Nel calcio totale ognuno è coinvolto in fase di impostazione, ognuno deve sapere cosa fare ed essere coinvolti nella fase di attacco e di non possesso. Gli undici giocatori devono pensare tutti allo stesso modo".
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