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Conte: “Non dobbiamo paragonarci alla Juve”

Lautaro Martinez ha risposto a Dybala ma poi il gol di Higuain ha chiuso il derby d'Italia sul 2-1 per la Juventus. Prima sconfitta stagionale per l'Inter ma Antonio Conte non ha rimproverato niente ai suoi ragazzi e ha analizzato così la gara: "L'infortunio di Sensi l'abbiamo pagato quando è uscito perché abbiamo perso un po' il filo del discorso.


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Nel secondo tempo non abbiamo iniziato bene ma poi l'incontro si è riequilibrato – ha proseguito ai microfoni di SkySport -. Poi hanno fatto gol loro, hanno mostrato tutta l'artiglieria pesante che hanno, l'esperienza nella gestione. Non ho niente da dire ai ragazzi perché hanno dato tutto ma noi a differenza loro abbiamo tanta strada da dover fare, anche nel capire i momenti della partita.

La partita nel complesso è stata equilibrata, ho visto anche le statistiche. La Juve ha fatto valere la sua caratura di grande squadra e l'esperienza. Complimenti a loro e noi ci rimboccheremo le maniche e continueremo a lavorare. 


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La partita che non avrei voluto perdere? Era importante e contro una squadra molto forte. Mi dispiace aver perso, al di là del fatto che fosse la Juventus. 

Potevamo fare meglio, come sui due gol presi a Barcellona. Questo però è un percorso di crescita con dei ragazzi che a livello di esperienza continuano a lavorare. Non ci sono scorciatoie da questo punto di vista. 

Non dobbiamo paragonarci alla Juve, sono di un'altra categoria sotto tutti i punti di vista. Ora il gap è importante ma ci stiamo lavorando. Sappiamo che per vincere le partite dobbiamo andare a 200 all'ora e lo faremo. 

Nell'ultimo passaggio potevamo fare qualcosa di più e di meglio. La squadra comunque ha prodotto. Le statistiche parlano di una sfida molto equilibrata nonostante sulla carta per me non sia così". 

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Conte in conferenza stampa:

"Lukaku? E' un giocatore che si deve allenare. Prima ha avuto un problema alla schiena, poi uno al quadricipite. A Barcellona sarebbe stato importante averlo (Esposito è giovane ed è di grande prospettiva). Oggi ci mancava il sostituto, con la squalifica di Sanchez. Matteo (Politano) non è come lui: non tiene palla, fa un lavoro diverso. Anche oggi Romelu si è impegnato, ma dobbiamo sperare che superi questi problemi e sia a posto al 100%.


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Non possiamo essere stupidi o presuntuosi, e pensare che non ci sia un gap con la Juventus. Per me al primo posto c'è la Juve, poi il Napoli, poi noi con altre squadre. Non dobbiamo farci prendere dall'entusiasmo, ma nemmeno dallo sconforto con queste due battute d'arresto.

Che sono arrivate con Barcellona e Juventus, tra le più forti d'Europa. Noi possiamo solo lavorare, lavorare e lavorare. Fare in modo che questi ragazzi, che non hanno grande esperienza internazionale, possano crescere. Sono orgoglioso di loro e anche i nostri tifosi penso debbano esserlo.

La Juve non ha due squadre, ma due e mezzo. E la sfida poteva essere impari. Non lo è stata".

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