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Inter, Conte: “Con la Lazio partita tra outsider. Var a chiamata? Non è utile”

Le parole dell’allenatore nerazzurro alla vigilia della sfida contro la Lazio

L'Inter di Antonio Conte si prepaara alla sfida scudetto di domenica sera contro la Lazio. L'allenatore dei nerazzurri parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida. "E’ una partita ad alto indice di difficoltà, tra outsider. Stiamo parlando di una realtà consolidata del campionato italiano: l’anno scorso ha vinto la Coppa Italia e poi la Supercoppa. Si stanno imponendo a livello di trofei e sono cresciuti mantenendo i più forti e aggiungendo. Non ultimo c’è l’ottimo lavoro di Inzaghi, che è da tanti anni alla guida: c’è stato uno sviluppo del suo lavoro".

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Conte fa anche il punto sullo stato di forma di Eriksen e sul suo inserimento in rosa: "Sta lavorando con noi, sta capendo che situazioni vogliamo da parte sua: ho fatto una cosa mai fatta, ovvero farlo giocare subito. Con l’Udinese qualcuno ha parlato di una prestazione non buona e non dentro la squadra: era normale, l’ho forzato. C’è la possibilità di lavorare, quello che ho fatto con lui è la cosa migliore: ha potuto incidere quando è entrato. Lo vedremo dall’inizio nelle prossime gare quando lo riterrò opportuno". Capitolo Var a chiamata. "Non mi piace perché io non devo chiamare nessuno. Se c’è una situazione che è chiara, cosa devo chiamare? Devono vederla loro. Abbiamo già tanti pensieri, dobbiamo chiamare pure il Var. Quando mostrano le immagini sono chiare per decidere uniformemente al 95%: la trovo una cosa non utile".

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E sulle voci di mercato che arrivano dalla Spagna che riguardano Lautaro, Conte è categorico: "Nonostante la giovane età, lui ha abbastanza la testa sulle spalle per capire che le voci di mercato contano pochissimo. Vedo che spesso e volentieri finito il mercato si parlava già del mercato futuro, di giocatori che potevano essere venduti e acquistati: l’Inter si presta molto alle vicende di mercato. Altre sono molto più abbottonate, non ci sono molte notizie in periodi come questo. I giocatori sono concentrati, sanno che quello che fanno in campo sono le cose importanti: il chiacchiericcio conta zero". Conte infine torna anche su alcuni giudizi arbitrali: "Ci sono difficoltà, sono oggettive: ci sono state situazioni che lasciano perplessità. Noi dobbiamo avere la voglia di credere sempre che ci sia buona fede: questo è alla base di tutto. Quando non pensiamo questo, è giusto alzarsi e andare via. La malafede non puoi accettarla. C’è l’errore, ce ne sono stati importanti anche in passato: ci auguriamo che ce ne siano sempre meno, a favore e contro".