Christian Eriksen è probabilmente la novità più intrigante regalata dal calciomercato invernale. L’Inter è riuscita ad acquistare il giocatore approfittando di un contratto giunto ormai a pochi mesi dalla scadenza col Tottenham. Il centrocampista, a pochi giorni dal suo debutto in Serie A, è stato intervistato da Sky Sport: “Ho avuto un’impressione molto calorosa. I tifosi in Italia si sentono di più, mi ricordo gli interisti quando ho giocato a San Siro, segnai pure in quell’occasione e l’atmosfera era molto bella. Ai gol di Icardi e Vecino lo stadio esplose. Sono stato accostato a tante squadre nell’ultimo periodo ma l’Inter si è fatta avanti in modo concreto. L’idea mi è piaciuta ed è stato facile dire sì, voglio vincere qualcosa con questa maglia e ora ho una possibilità maggiore di farlo rispetto a prima. Perdere la finale di Champions è stata una grande delusione, ma ora voglio cominciare qualcosa di nuovo anche perché l’ultima volta che ho vinto un trofeo ero all’Ajax ed è passato molto tempo, quindi spero di farlo qui”.
Inter, dove giocherà Eriksen con Conte
“Sono felice che Conte che mi reputi speciale, lo è anche per me essere qui. Sono molto concentrato su ciò che voglio fare, l’Inter è la sfida che volevo. Conte è uno tosto come lo è Pochettino. Abbiamo fatto tanta parte atletica come facevamo con lui, in qualche modo sono simili anche se propongono due idee di calcio differenti. Non mi piace molto correre, preferisco farlo fare al pallone, ma fa parte del gioco. Ricordo di aver segnato contro il Chelsea, anche se non pensavo a chi lo allenasse; erano partite intense, l’atmosfera è quelle dei derby. Sono contento di essere in una squadra che sa guadagnare secondi sul campo e che spera di giocare la palla alla fine”.
“Non vedo l’ora che arrivi il derby, ne ho sentito molto parlare anche se non l’ho mai visto, se non qualche spezzone. Ma viverlo sarà sicuramente diverso rispetto a guardarlo in tv. Sarà una gara intensa e fondamentale per il resto della stagione, sarà divertente. Spero di poter vincere lo scudetto, c'è una possibilità. Ma dobbiamo pensare gara per gara, la Juventus vince da molti anni e sa bene quello che fa. Servirà continuità senza perdere contatto, poi vedremo come andrà a finire”.
I marcatori più inaspettati del derby di Milano
“Ho scelto il numero 24 perché ho avuto il 23 per molti anni, quindi diciamo che rappresenta un nuovo e più alto momento per la mia carriera. Quando non sono impegnato col calcio mi piace stare in famiglia, ho un figlio piccolo quindi lo porto al parco giochi o andiamo al ristorante. Ora mi devo abituare ai nuovi orari perché qui si mangia più tardi rispetto a come facevo io. La città mi ha fatto una bella impressione, il clima è più mite; ciò che posso dire di certo è che il cibo è ottimo, ma tutto in generale mi sembra bello”.
“Quando ero bambino mi piaceva molto la Roma di Totti e lo seguivo, anche se poi quando ho cominciato a giocare io ho guardato meno gli altri. Quando sono cresciuto ho seguito Michael Laudrup, uno dei migliori danesi di sempre, direi che era lui il mio idolo. Mi paragonate molto a Sneijder, ma è difficile fare paragoni. Forse ci assomigliamo perché sto perdendo anche io i capelli e abbiamo entrambi un trascorso all’Ajax. Lui qui ha vinto tutto e sarebbe bello riuscirci, ma dobbiamo tornare in Champions e se ne parlerà l’anno prossimo. Come giocatori penso che siamo diversi”.