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Iker Bravo eroe dei due mondi: l’attaccante dell’Udinese porta la Spagna U20 agli ottavi di finale

Iker Bravo con la maglia della Spagna (IMAGO)
Iker Bravo con la maglia della Spagna (IMAGO)

Iker Bravo porta la Spagna agli ottavi di finale del Mondiale U20: eliminato il Brasile. Il sogno continua per l’attaccante dell’Udinese

Iker Bravo sempre più trascinatore con la maglia della Spagna, dopo un inizio di stagione da protagonista anche con la maglia dell’Udinese. L’attaccante classe 2005, volato in Cile per il Mondiale U20, è già a quota due reti nella competizione.

La più importante sicuramente quella contro il Brasile, che ha consentito alla sua Spagna di staccare il pass per gli ottavi di finale, al termine di un girone che ha regalato tante sorprese, come dimostra l’eliminazione della Seleçao e il terzo posto delle Furie Rosse, qualificate in quanto la squadra di Paco Gallardo rientra tra le quattro migliori terze. Davanti le sorprese Marocco e Messico.

Un mix tra opportunismo e tecnica, saltando anche Otavio, per scacciare la paura. L’ex Barcellona, Real Madrid e Bayer Leverkusen ha abituato a esaltarsi con la maglia della Nazionale, dopo aver recitato un ruolo da protagonista nell’Europeo U19 dell’estate 2024 e venendo premiato come migliore giocatore del torneo. In quel caso, il classe 2005 mise la firma anche nella finale contro la Francia, aprendo le marcature nel primo tempo. Il sogno spagnolo è che in Cile si possa ripetere lo stesso copione.

L’attaccante dell’Udinese sogna di tornare in Italia con una medaglia in più, come svelato ai canali ufficiali della FIFA: “Sono qui per godermi l’esperienza, dare il massimo per vincere il Mondiale e divertirmi. Devo mettermi in gioco, guidare la squadra, dare il massimo in ogni modo possibile per spronarci alla vittoria“. Parole da capitano vero, quasi da veterano nonostante l’età. E forse, non è un caso considerando il suo idolo: “Ho sempre detto che Totti è il mio modello, prendo ispirazione da lui. Mi rivedo però nello stile di gioco di Pippo Inzaghi, di cui ho guardato tanti video, soprattutto per i movimenti in campo“.

“Iker era in grado di trascinare tutti da solo”

Un leader nato. Nonostante la giovane età, Iker Bravo ha sempre avuto la forza di caricarsi i compagni sulle spalle nei momenti delicati, come ha svelato Alberto Encinas, che ha lavorato con l’attaccante spagnolo ai tempi sia ai tempi del Barcellona che al Bayer Leverkusen: “Quando le cose andavano male, chiedeva sempre palla ed era in grado di trascinare tutti da solo“.

Ancora oggi è il secondo debuttante più giovane della storia del club della Renania, alle spalle soltanto di Sertdemir e davanti anche a Florian Wirtz e il sesto di tutta la Bundesliga. Storia del novembre 2021, quando entrò nel match contro l’Hertha Berlino all’età di 16 anni, 9 mesi e 25 giorni. Predestinato.

Iker Bravo, calciatore dell'Udinese (Imago)
Iker Bravo, calciatore dell’Udinese (Imago)

Sogni Mondiali

Sognare di festeggiare qualcosa con la maglia della propria Nazionale è sicuramente un desiderio che accomuna milioni di bambini e ragazzi che ogni volta si innamorano dietro un pallone che rotola. Non potrebbe essere altrimenti per chi ha lasciato la propria casa all’età di 16 anni, trasferendosi a quasi 1400 chilometri di distanza, come ha fatto Iker Bravo quando ha lasciato il Barcellona per trasferirsi al Bayer Leverkusen, chiuso in blaugrana dalla generazione di giovani fenomeni che ammiriamo oggi tra Liga e Champions League.

Anche per questo quella maglia per l’attaccante dell’Udinese è qualcosa di diverso, di speciale: “Ogni volta che ricevo questa chiamata è una sensazione emozionante. Il Mondiale è sempre nei miei pensieri, sollevarlo è il sogno di ogni giocatore“. Il gol contro il Brasile consente alle Furie Rosse di continuare a sognare, la Serie A può aspettare ancora un po’.