Dalle sfide con Havertz al sogno Serie A: Lecce, ecco chi è Yalcin
Da una parte, Thomas Tuchel e Stamford Bridge. Dall’altra, Eugenio Corini e il Via del Mare di Lecce. In mezzo, ecco due ex compagni di squadra, calciatori coetanei con un passato in comune: la stellina del Chelsea Kai Havertz e il nuovo colpo del Lecce Guven Yalcin.
Entrambi classe 1999, sono cresciuti insieme nel settore giovanile del Bayer Leverkusen. Il primo, nel 2017, è diventato il più giovane marcatore nella storia del club tedesco, prima di trasferirsi al Chelsea per una cifra vicina agli 80 milioni di euro. Il secondo, dopo essersi messo in mostra con la maglia del Besiktas, è adesso pronto per una nuova avventura alla corte di Saverio Sticchi Damiani.
In seguito alla cessione di Filippo Falco alla Stella Rossa, il ds dei giallorossi Pantaleo Corvino ha pescato in Turchia un altro giovane per rinforzare l’attacco della squadra di Corini. Dopo i primi gol messi a segno dal classe 2001 Rodriguez – arrivato in estate dal Real Madrid -, Corvino è infatti riuscito a portare nel Salento uno dei giocatori più promettenti della sua generazione, forte di tanta esperienza a livello internazionale e di un occhio di riguardo… da parte della UEFA.
Sì, perché appena un anno e mezzo fa – nell’estate del 2019 – proprio la UEFA ha stilato un elenco con i migliori 50 giovani del calcio europeo. Tonali, Badiashile, Dani Olmo ed Elmas (Napoli) erano alcuni dei profili da seguire con interesse, accompagnati da futuri campioni come Haaland e Alphonso Davies. Insieme a questi, ecco anche il nome di Guven Yalcin. Un biglietto da visita che non ha lasciato indifferente Pantaleo Corvino, colpito anche dalle incredibili statistiche collezionate in Turchia dall’attaccante nato in Germania.
NEL SEGNO DI SENOL GUNES
Arrivato al Besiktas nel luglio 2018, Yalcin è stato gradualmente inserito in prima squadra dall’allenatore bianconero Senol Gunes. Nei due anni e mezzo trascorsi a Istanbul, Yalcin ha dovuto lottare per una maglia da titolare con attaccanti del calibro di Vagner Love, Babel, Ljajic, Quaresma e, soprattutto…Burak Yilmaz.
Impiegato da Gunes al centro dell’attacco, il classe 1999 è cresciuto con gli insegnamenti del capitano della Turchia, che appena due estati fa fu vicino al Lecce neopromosso in Serie A. Nel ruolo di prima punta, Yalcin, agile e forte fisicamente – è alto 184 centrimetri – ha realizzato 8 reti al suo primo anno in Super Lig, collezionando due triplette contro Rizespor e Kasimpasa.
Dopo appena pochi mesi dal suo esordio nel calcio professionistico, il 30 maggio 2019 Yalcin ha anche fatto la sua prima apparizione con la maglia della nazionale turca. Tra i compagni di squadra, tanti volti noti del calcio italiano: Demiral, Ayhan, Calhanoglu, Cengiz Under. L’allenatore, però, era sempre lo stesso: ancora Senol Gunes, diventato ct dopo quattro stagioni trascorse sulla panchina del Besiktas.
Proprio l’addio di Gunes ai bianconeri, in effetti, potrebbe aver inciso negativamente sul rendimento di Yalcin: nell’ultimo anno e mezzo, il baby attaccante ha collezionato 6 reti con il Besiktas, poche rispetto a quanto ci si aspettava da uno dei 50 giovani più promettenti d’Europa.
In cerca di nuovi stimoli e di maggiore continuità, l’attaccante ha quindi accolto con entusiasmo la proposta dei giallorossi, che ormai da tempo lo avevano messo nel mirino.
SULLE ORME DI LJAJIC
L’accordo tra Lecce e Besiktas prevede il trasferimento in prestito con diritto di riscatto, con i bianconeri che avrebbero anche diritto al 20% sull'eventuale futura rivendita del giocatore.
Magari, prima di chiudere l'operazione con il club turco, Corvino avrà anche chiesto un consiglio al suo pupillo Ljajic: Adem è al Besiktas dal 2018, spesso ha aiutato Yalcin a suon di assist decisivi. L'ex trequartista di Roma e Fiorentina è una delle "scoperte" preferite dallo stesso ds, che lo acquistò appena 19enne per oltre 6 milioni di euro. Un colpo rischioso ma di prospettiva, un po' come Yalcin per il Lecce targato Corvino-Sticchi Damiani. Su Ljajic, alla fine, Pantaleo ci aveva visto giusto. Chissà che pure Guven…