La prima volta non si scorda mai. In caso di dubbi al riguardo, chiedere a Pablo Rodriguez Delgado. Attaccante spagnolo, “Pablito” per i compagni di squadra, il classe 2001 ha esordito con la maglia del Lecce in occasione del match contro il Vicenza. Prima volta con i giallorossi, prima volta in campo con una squadra di professionisti. Soprattutto, primo gol in carriera, decisivo per regalare a Mancosu & Co. la rimonta e il 2-1 finale sulla squadra di Di Carlo.
Una serata da incorniciare, insomma… seppure solo a metà. La gara di Rodriguez è infatti durata appena 10 minuti, con il giovane Pablo che si è trovato costretto a uscire a causa di un infortunio alla coscia sinistra. Entrato al sessantasettesimo al posto di Stepinski, Pablito ha dato una scossa decisiva alla partita. Già prezioso nell’azione che ha portato al pareggio di Mancosu (al termine della quale lo spagnolo ha pure rimediato un’ammonizione), appena 5’ dopo il suo ingresso in campo ha infatti trovato la deviazione del 2-1. Alla gioia del gol e l’abbraccio con i compagni, però, ha fatto seguito un pugno scagliato contro il terreno: è solo il minuto 77 e Pablo è sdraiato a terra, arrabbiato e costretto a chiedere il cambio per colpa di un infortunio muscolare.
IL REAL E IL PARAGONE CON ICARDI
Passerà. Amareggiato al momento della sostituzione, Rodriguez potrà comunque dirsi soddisfatto del suo esordio nel calcio dei grandi. Arrivato in estate dal Real Madrid, non era mai riuscito a trovare la continuità necessaria per convincere Corini a dargli un’occasione. Prima positivo al COVID-19, poi fermato da un’appendicite e un infortunio muscolare, contro il Vicenza Rodriguez rappresentava l’unica vera alternativa agli attaccanti titolari: con Pettinari non convocato e Falco non al top, Pablo ha risposto presente al momento del bisogno.
Soprannominato “Pablito” da Pantaleo Corvino, lo spagnolo è stato presentato proprio dal direttore con un richiamo a... Mauro Icardi. Entrambi sono cresciuti nel settore giovanile di una big spagnola, il procuratore che ha portato Pablo a Lecce è lo stesso che convinse l’argentino a lasciare Barcellona per trasferirsi alla Samp. Un biglietto da visita niente male, che si va ad aggiungere a un curriculum ricco di gol ed esperienze a livello internazionale: un mese prima di arrivare nel Salento, Rodriguez segnava al Benfica in finale di Youth League, la “Champions” delle formazioni U19 dei club più importanti d’Europa.
L’AMBIENTAMENTO
Cresciuto con gli insegnamenti di Raul, ex capitano dei blancos e allenatore di Pablo a Madrid, Rodriguez è arrivato a Lecce con l’obiettivo di maturare e ritagliarsi un ruolo da protagonista nel progetto di Corvino e Sticchi Damiani.
Appena diciannovenne e alla sua prima esperienza lontano dalla Spagna, Pablito ha bisogno di tempo per potersi esprimere al meglio. “È un ragazzo un po’ strano - ha spiegato capitan Mancosu ai microfoni di DAZN -, ma con tanta voglia di fare. Deve ancora abituarsi al nostro calcio, certo, ma ha le qualità per darci una grossa mano”.
Mentre da un lato si esercita per imparare l’italiano, dall’altro Rodriguez comincia anche a prendere confidenza con la sua nuova città: “Se qualcuno sa di un’auto rubata vicino a Porta Napoli, mi scriva - annunciava l’attaccante appena una settimana fa nelle ig stories -. Dentro avevo tante cose personali”. Nessuna brutta accoglienza, però, semplicemente un grosso equivoco: l’auto dell’attaccante era stata rimossa da un carro attrezzi, perché posteggiata in una zona non adibita al parcheggio. Una settimana all’insegna del... “poteva andare peggio”, dall’automobile scomparsa all’esordio con i giallorossi.
Il gol contro il Vicenza, fondamentale per trascinare i salentini lontano da un periodo-no, rappresenta un primo step nella scalata di Pablo. E se è vero che la prima volta non si scorda mai, è vero pure che - così si dice - chi ben comincia... è a metà dell’opera.