Napoli, Gattuso: “Sarri e Higuain? Non sono tradimenti”
La conferenza stampa di Rino Gattuso, allenatore del Napoli, alla vigilia della partita contro la Juventus.
Il successo in Coppa Italia contro la Lazio è servito per riportare un pò di fiducia all'interno dello spogliatoio. Adesso, il Napoli punta ad un ulteriore step in avanti, per cambiare volto a una stagione fin qui deludente e riscattarsi nella seconda metà del campionato: domani, al San Paolo, Insigne e compagni ospiteranno la Juventus degli ex Sarri e Higuain. La classifica attualmente dice 51 punti per i bianconeri e 24, meno della metà, per gli azzurri, dotati però di una rosa capace di mettere in difficoltà qualunque avversario. Alla vigilia del match, Rino Gattuso, allenatore degli azzurri, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito, le sue parole:
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“Rappresenta tanto questa partita, vogliamo dare continuità alla prestazione di martedì. Non è facile prepararla, la Juve ha tantissimi campioni e comincia a vedersi la mano di Sarri. La coperta è corta, va capito cosa possiamo lasciargli. Ci sarà molto entusiasmo e molti tifosi, abbiamo il dovere di fare una grande partita. Per noi il San Paolo è una componente importante che può agevolarci”
POLITANO E IL PUNTO SUGLI INFORTUNATI
“Maksimovic domani – sperando che non succeda nulla, mi tocco – sarà a disposizione e speriamo di portarlo in panchina. Koulibaly dovrebbe rientrare la settimana prossima, anche Mertens sta un po’ meglio. Allan ha ancora un po’ di edema e gli è nato un figlio, quindi ho deciso di mandarlo a casa. A me non interessa del Napoli dell’anno prossimo, mi importa quello di oggi, che i calciatori siano motivati. Bisogna fare delle scelte e lavorare con professionalità, tutti mi stanno dando grande disponibilità. La priorità è fare punti per fare una stagione normale. Politano? Ne parleremo quando arriverà”
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“La prestazione con la Fiorentina resta bruttissima, quella con la Lazio invece un punto di partenza. Penso che Sarri sia uno degli allenatori più forti al mondo. Qui ha costruito una macchina perfetta. Da parte mia c’è grande stima e qualche volta ho fatto copia e incolla, per come fa giocare le squadre mi piace molto”
LA PARTITA DI DOMANI
“Veleno per me significa annusare il pericolo, non dare campo agli avversari. Penso che contro la Lazio ho visto tanti aspetti positivi ed è questa la strada da percorrere. Con la Juve sarà diverso, perché palleggia molto e ha altissime qualità tecniche, la Lazio ha invece più qualità fisiche. Sarà una gara totalmente diversa, ci saranno da coprire molte linee di passaggio: sarà più complessa”
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“Non sono uno che prepara discorsi motivazionali. Domani prima della partita dirò quello che mi dice il cuore. Demme fa diventare facili le cose difficili, semplifica tutto. Si sa muovere, può migliorare molto sulla posizione prima che gli arrivi la palla, ma è un lineare, sa tenere il campo e sa allenarsi per certe partite. I compagni sanno di potersi appoggiare a lui”
“Non basta attaccarli molto alti, se la prima pressione non viene fatta bene diventa molto difficile. Bisogna fare una partita da squadra, una via di mezzo non basta. In campionato abbiamo fatto una fatica pazzesca, in alcune partite è stato mostrato un grandissimo valore ma manca continuità. Non dobbiamo sederci dopo una grande prestazione. Allan ha preso dei farmaci per giocare, ora abbiamo bisogno di gente al 100%. Se noi pensiamo oggi di fare pressing ultraoffensivo e regalare 3-4 giocatori in pressione, diventa problematica. Penso che oggi la cosa più importante ce l’ho ben chiara”
"Il Napoli in Europa è la squadra che ha speso di più in questo mercato di gennaio. Penso che il presidente e la società stanno facendo cose importanti, dando progettualità a questo club. Zielinski esterno alto come Bonaventura? Siamo al Napoli, non al Milan”
“Quando si vince c’è sempre entusiasmo, bisogna continuare senza lasciare nulla al caso. Se si vede qualcosa che dà fastidio si dice subito. Oggi vedo gente che si parla di più e questa è la strada. La mia storia dice che mi piace soffrire anche se non sono masochista. Ho sempre fatto scelte forti e preso responsabilità. In questo momento ho avuto una fortuna, cioè che tanti giocatori siano stati disponibili. Dopo la fine del mercato comincerà un’altra stagione in cui bisognerà dare tutto, perché dopo posso fare anch’io delle scelte "borderline". Il mercato fa venire il mal di testa a tutti i giocatori. Bisognerà pensare però 24 ore al giorno al Napoli e a come migliorare questa situazione”
"Insigne deve puntare e saltare l’uomo, anche se sbaglia. È uno dei calciatori col maggior talento in Italia in questo decennio. Ha qualità, ha forza nelle gambe: non è un metro e novanta, ma fa 12-13 km a partita. Per anni ha fatto continuamente partite come quella con la Lazio. Prendiamo un gol ogni tre azioni degli avversari, mentre noi ne facciamo uno ogni dieci azioni. Sono dati da migliorare, dobbiamo essere più cattivi e migliorare. Se levi gol che ci siamo fatti da soli, e sono sei, gli avversari non tirano spesso in porta. La squadra ora è più ordinata”
GLI EX HIGUAIN E SARRI: "SE ALLENASSI L'INTER…"
“Allenare l’Inter? Io sono un professionista. Ho scritto pagine importanti con la maglia del Milan, ma se andassi lì non si potrebbe parlare di tradimento. Higuain e Sarri hanno fatto cose importanti qui ma non è un tradimento, non è corretto. Milik e Llorente insieme? Dovremmo metterci col 4-4-2 e non mi piace schierare due linee da quattro, secondo me tante volte il campo non si copre bene. Anche quando giocano insieme ci schieriamo 4-2-3-1. È vero che a volte Milik è isolato ma ora devo pensare a far soffrire la squadra il meno possibile”