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Troppo basso a chi? Strefezza story: da Malcom al selfie con CR7

Immaginate questo momento: si avvicina Cristiano Ronaldo e vi fa i complimenti per come avete giocato. In aggiunta, come se non bastasse, vi regala anche la sua maglia numero 7 come ricordo. Niente male, se si considera che Cristiano è per distacco uno dei migliori giocatori degli ultimi anni. A prescindere dal tifo. Ecco, adesso focalizzatevi sull'espressione di Gabriel Strefezza, brasiliano della SPAL, che ha vissuto in prima persona quel momento nell’immediato post match di Juventus-SPAL. Cheese… selfie! Emozioni: tantissime. La voglia di migliorarsi attraverso il lavoro quotidiano: un’infinità. Carica a mille mila. E i risultati si sono visti, 12 partite finora e il suo primo gol in Serie A. Contro chi? Il Torino. Quasi un derby.

 


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Strefezza: dal provino alla A

Gabriel – Tadeu Strefezza Rebelato è il nome completo – non è certo un ragazzo che si demoralizza, anzi. Non molla mai. Arriva a prendersi esattamente quello che vuole, con talento e grande forza di volontà. E’ cresciuto nelle giovanili del Corinthians con Malcom (ve lo ricordate quel giallo con la Roma?– sì, i due sono amici e si conoscono bene – ma il matrimonio tra le parti è stato interrotto bruscamente per scelta del club, che aveva altre idee tecniche, proprio quando sua moglie era incinta. Nel momento più difficile ecco il volo per l’Italia, un’occasione nata anche grazie al lavoro del suo procuratore Leo Cornacini. Un provino al Palermo (38'' nel destino), dove lo voleva Dario Baccin, ma non viene messo sotto contratto.

 


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La Lazio, quindi la Spal

Un periodo di prova alla Lazio con la Primavera di Inzaghi (che ora si gioca la Supercoppa) ma ‘questo ragazzo è troppo basso’, nonostante ci fosse il totale gradimento di Igli Tare. Così, nel 2016, arriva la SPAL del ds Vagnati, che però ha deciso di puntarci veramente solo dal ritiro estivo di quest’anno anche grazie a una serie di coincidenze (s)favorevoli tra cui l’addio di Lazzari e l’infortunio di Fares. Gabriel, a dire il vero, faceva la differenza anche in allenamento. In ogni singolo allenamento: velocità, tecnica, visione e duttilità. Può fare addirittura (l’ha fatto) sei ruoli: ala destra/sinistra, esterno sinistro, seconda punta, punta e trequartista. Le doti, d’altronde, si erano intraviste anche nel girone di ritorno di serie B della stagione precedente con la Cremonese, dove condivideva la parte offensiva di campo con un certo Castrovilli. Mica male. Oggi brilla in Serie A con la SPAL, che gli ha anche rinnovato il contratto fino al 2022. Questione di fiducia. Progetto. Perché il ragazzo ha qualità e, da qualche settimana, anche la 'benedizione' di Cristiano Ronaldo.


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