Il momento è dei migliori, basta dare una sbirciata alla classifica per capirlo. La vetta dista 6 punti, con una partita da recuperare. La Lazio sogna ma tiene i piedi a terra, anche se con la vittoria della Supercoppa a Riyad inizierebbe a volare.
Già, perché domani contro la Juventus la squadra biancoceleste si gioca il primo trofeo stagionale. Una sfida nella sfida con i bianconeri: “Domani la partita è differente rispetto al campionato – ha commentato Inzaghi in conferenza stampa - In 90-120 minuti si gioca il primo trofeo stagionale. Non bisognerà commettere errori perché si affrontano due squadre che in ogni momento possono far male”.
Una finale che arriva nel momento migliore per la Lazio: “Siamo in un ottimo momento, veniamo da 8 vittorie consecutive in campionato e la squadra ha delle certezze. La quarta finale in due anni e mezzo, un percorso iniziato da lontano. Partita a sé, diversa da una di campionato, dove si ha tempo di rimediare nella partita successiva, mentre qui si gioca un trofeo”.
"Concentrazione, compattezza e unione"
Inzaghi ha studiato la Juve, non vuole farsi trovare impreparato: “Credo che indipendentemente dalla formazione, la Juventus ha grandissime potenzialità e qualità. Noi ci siamo preparati a qualsiasi evenienza. Mi sono raccomandato di fare una partita molto concentrata. In campionato abbiamo avuto atteggiamenti importanti, dove abbiamo preso un gol a difesa schierata e superiorità numerica”.
Sulle modifiche da adottare rispetto alla gara di campionato: “Ronaldo lo conosciamo tutti quanti, è un campione che in ogni momento può decidere una gara. All'Olimpico abbiamo fatto un'ottima partita. Siamo riusciti a soffrire di squadra quando dovevamo e poi abbiamo palleggiato bene, tenendo la palla e facendo correre la Juventus, come fatto da lei in fase di possesso. Cosa voglio vedere dalla squadra? Una finale è speciale. I ragazzi la stanno preparando nel migliore dei modi, ho visto grande concentrazione, compattezza e unione di spirito che ho già visto ieri in allenamento”.
Inzaghi è ormai un habitué di vittorie con la Juve, tre da quando ha iniziato ad allenare in A: “Sono state tre partite differenti. La prima volta in Supercoppa la ricordo con più piacere perché ci giocavamo un trofeo a inizio stagione. Questa viene dopo 22 partite nostre e sarà diversa. Noi dovremo fare una partita molto attenta, spendo che sulla carta la Juventus ha potenzialità maggiori. Conta però il campo, dove abbiamo dimostrato di avere qualità importanti”.
"Terzo posto meritatissimo"
"La partita più importante della mia carriera? Tutte le finali sono importanti. Io ho la fortuna di avere un gruppo straordinario che mi ha seguito ogni giorno in questi tre anni e mezzo. Questa è la quarta finale e non so se sarà la più importante. Sarà una partita importantissima in un momento in cui la squadra sta bene e ha raggiunto certezze diverse rispetto a due anni e mezzo fa. Veniamo da una grande striscia che vogliamo prolungare per continuare un qualcosa di straordinario”.
Sul rischio di trovare una Juventus più cattiva rispetto a quella vista il 7 dicembre: “Su questo ho pensato. Probabilmente l'approccio della Juventus potrebbe essere diverso. Se vado a rivedere la partita dell'Olimpico la Juventus aveva approcciato benissimo. Io mi tengo i tre punti dell'Olimpico e so di incontrare una squadra che finora ha perso solo con noi ed essendo la Juventus, abituata a vincere, ha subito qualche critica dopo lo stop di Roma che l'ha caricata ancora di più. Il terzo posto è ampiamente meritato. I ragazzi hanno creduto nel lavoro che si propone insieme allo staff. All'inizio non venivano i risultati, ma le prestazioni ci sono state fin dalla prima giornata”, ha concluso Inzaghi.