Roma, Fonseca: “Presto per essere euforici. Domani gioca Smalling”
Paulo Fonseca parla alla vigilia della sfida di mercoledì della sua Roma contro l’Atalanta: “Ci aspetta una partita molto difficile, una squadra di lotta, fisicamente molto forte e con grandi individualità in attacco. La Roma cresce ma cerco di essere sempre equilibrato. Il passato è alle spalle, conta la prossima partita. Dovremo restare uniti, umili e come si dice in portogallo "rimaniamo con i piedi per terra" (gli viene detto anche in Italia, e scappa un sorriso, ndr). E' decisamente troppo presto per diventare euforici. Sono semplicemente tre vittorie”.
Come tutta la Serie A anche Fonseca si schiera “fermamente contro qualsiasi forma di razzismo. E’ un fenomento che va estirpato dalla nostra società Sono a favore di qualsiasi misura serva per eliminarlo. Il calcio regala piacere e gioia. Null’altro”.
Due veterani come leader indiscussi della sua Roma: “Dzeko e Kolarov sono ovviamente due giocatori fondamentali per la nostra squadra. Vorrei farli riposare ma non è possibile. Due atletic che curano la propria condizione con enorme professionalità e di tutto questo ne beneficia la squadra. Abbiamo cambiato molte cose dopo la Lazio – ha continuato Fonseca – e la dinamica è mutata e le cose stanno andando per il verso giusto. In Italia ogni partita fa storia a sé. Domani farò alcuni cambiamenti, ma non c'è un giocatore sopra agli altri. Domani giocherà Smalling".
Fonseca poi esalta un suo "intoccabile": "Cristante è un giocatore che ha capito subito cosa chiedo ai centrocampisti. Poi è un giocatore forte e soprattutto coraggioso. Per giocare il mio calcio serve coraggio, bisogna prendere rischi. Dà equilibrio ed è un giocatore di estrema importanza. Il gruppo? Non c'ero lo scorso anno, ma sicuramente la creazione di un gruppo non si decide a tavolino. E' una cosa che viene naturalmente".
Fonseca italianizzato? "Possiamo dire così. Davvero il calcio italiano è diverso. Obbliga ad essere malleabili, ritengo che se un allenatore viene qui senza elasticità a mio avviso sbaglia. Ti obbliga a pensare a tanti dettagli, determinati correttivi".
LEGGI ANCHE:
Roma, Veretout: "Ancora più bello vincere all'ultimo, qui per salire di livello"
Da partente a leader: la Roma di Fonseca ha il sorriso di Dzeko
Roma, i numeri da record di Aleksandar Kolarov