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Bonaventura da record, come la Fiorentina. E Vlahovic punta CR7

Il centrocampista, ex compagno di Italiano, ha già raggiunto i numeri dell’anno scorso. Il serbo, invece, con due gol supererebbe Cristiano

Decima vittoria in 17 giornate, la Fiorentina ha già fatto meglio dell’anno scorso quando nell’intero campionato si fermò a nove. I punti furono 40, stasera andrà a dormire a quota 30. La classifica? Il tredicesimo posto di qualche mese fa è solo un incubo, perché i viola adesso vengono subito dopo Milan, Inter, Napoli e Atalanta. In attesa di vedere cosa faranno le altre, i punti di ritardo dal primo posto sono appena otto. Una provocazione che rende l’idea di quanto stia correndo la squadra di Italiano, che batte 4-0 la Salernitana vincendo così la sesta partita su otto al Franchi. Un fortino in cui nelle ultime cinque gare ha fatto tre gol a Cagliari, Spezia e Samp, quattro oggi e al Milan. Da record insomma, ha segnato di più per più domeniche consecutive (nove) solo nel 1959. Una vita fa, anche se i tifosi quel periodo sembrano ricordarselo come fosse ieri: “Torneremo ad essere campioni come nel 1956″, cantano, ricordando l’anno del primo scudetto. Sì, entusiasmo alle stelle.

 

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Bonaventura, trivela show 

Chi assiste inerme al poker dei viola è Ribery, che quella maglia l’avrebbe indossata volentieri anche quest’anno, pure al costo di abbassarsi lo stipendio. La società però ha fatto scelte diverse, che oggi ripagano. Lo stadio ha applaudito l’ex 7, che nel 2019 fu presentato in maniera hollywoodiana da Commisso. L’ultima volta che il francese affrontò la Fiorentina da avversario fu nel marzo del 2010. Indossava la maglia del Bayern, il 22 maggio di quell’anno avrebbe poi perso la finale di Champions con l’Inter. Qualche giorno dopo, a Trieste, il Padova di Bonaventura e Italiano avrebbe vinto 3-0 la finale di ritorno dei playout di Serie B.

 

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Già, i due si sono ritrovati, anche se al centrocampista non suona strano che il suo vecchio compagno oggi lo alleni. Già allora, da regista che si ispirava a Pirlo e Albertini, Italiano dava consigli tattici a tutti. Aveva 31 anni, Jack era appena maggiorenne. Come la Fiorentina, anche Bonaventura ha già fatto meglio dell’anno scorso. Con la splendida trivela con cui al 31′ ha dato il via alle danze, ha preso parte a cinque reti in questa Serie A (due gol, tre assist), tante quante in tutto lo scorso campionato ma con la metà delle presenze (17 invece di 34). 

E ora Vlahovic mira Ronaldo

 

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Il feeling con Italiano è nato a Moena, sono bastati pochi allenamenti. Per questo Giacomo non è sorpreso. Nè di se stesso, né di una Fiorentina tornata grande. Lui, che vorrebbe tatuarsi le coordinate del Piazzale Michelangelo e che ama Firenze, è diventato insostituibile. Vuole giocare per altri cinque o sei anni, chissà allora dove sarà Vlahovic. L’ultimo Fiorentina-Salernitana si era giocato in Serie B nel 2004. Il serbo aveva quattro anni, ora sogna di battere il pimato di Cristiano Ronaldo. Dusan, che ha chiuso il primo tempo zoppicando per una botta alla caviglia subita da Gyomber, ha segnato i gol del 2-0 e del 3-0. Fanno 15 in campionato (il più giovane a farcela in 17 partite dai tempi di Altafini e Antonio Valentin Angelillo), 32 nel 2021. Nelle particolari classifiche dell’anno solare ha superato anche Toni, che si fermò a 31 nel 2005 proprio con la maglia della Fiorentina. Davanti è rimasto solo Cristiano Ronaldo (33 nel 2020). Sassuolo e Verona le avversarie rimaste per scrivere un’altra pagina di storia.