Fiorentina, Commisso: “Voglio vincere. Chiesa ha detto no all’estero”
Sabato 19 settembre, alle 18 contro il Torino, la Fiorentina inaugurerà l’inizio della nuova Serie A all’Artemio Franchi. I viola si preparano a una nuova stagione, con il sogno di migliorare il decimo posto della scorsa annata e con un Rocco Commisso tornato a Firenze: “Io sono qui per vincere, non per arrivare decimo” ha dichiarato il presidente viola a La Gazzetta dello Sport.
“Vogliamo l’Europa e un trofeo”
“Per vincere intendo arrivare in Europa League, in Champions o magari conquistare la Coppa Italia. Credo sia qualcosa di possibile, ma datemi tempo perché non faccio promesse che non posso mantenere” ha proseguito Commisso. “Iachini mi piace, e il suo finale di campionato scorso apre importanti orizzonti. Amrabat è fortissimo, sarà un peccato non averlo col Torino ma a centrocampo ci sono Castrovilli, Bonaventura, Borja Valero, Duncan e Pulgar. In attacco non voglio una punta da 20 gol, preferisco farne 40-50 con quelle che abbiamo. Siamo una squadra col cuore”.
“Chiesa ha rinunciato all’estero. Voglio tenere Milenkovic”
Parentesi anche su Chiesa: “Non so cosa succederà con lui, ci parlerò nei prossimi giorni. Ho promesso tempo fa a suo padre che davanti a un’offerta importante lo avrei lasciato libero. All’estero lo hanno richiesto, ma Federico ha preferito rinunciare. Lo capisco, la prossima estate si giocherà l’Europeo e vuole fare bene in Serie A. Deve ricordare che la Fiorentina lo ha portato dov’è ora, vedremo cosa accadrà. Uno forte come lui non si svaluta. Milenkovic al Milan? Non ho mai parlato con lui di un suo addio, è un grande ragazzo e difensore e voglio tenerlo”.
“Fatturato e nuovo stadio”
“Mercato? Se ci saranno delle occasioni le sfrutteremo, ma c’è anche la finestra di gennaio dove lo scorso anno abbiamo fatto bene. Spero di partire bene in questo campionato, il Torino ha un grande attaccante come Belotti. Dobbiamo aumentare il fatturato e i ricavi, poi spero mi diano la possibilità di realizzare il mio progetto per il nuovo stadio. In Italia siamo indietro con le strutture” ha concluso Commisso.
L’INTERVISTA INTEGRALE NELL’EDIZIONE DI OGGI DE LA GAZZETTA DELLO SPORT