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Fiuto del gol e numero 9 moderno: Evan Ferguson, il primo irlandese nella storia della Roma

Evan Ferguson (IMAGO)
Evan Ferguson (imago)

Il nuovo volto della Roma porta il nome di Evan Ferguson, nuova stellina del calcio irlandese

Dove vi porta l’immaginazione se pensate al cognome Ferguson? In Britannia, ma allo stesso tempo inevitabilmente a Sir Alex e alle gesta eroiche compiute con il Manchester United. Perché adesso in Serie A, oltre al Lewis presente nel Bologna, ci sarà anche Evan, stellina del calcio irlandese classe 2004 nato a a Bettystown, precisamente nella Contea di Meath.

Prima punta fisica con senso del gol tanto da attirare le lusinghe di una leggenda del calcio inglese come Alan Shearer che lo ha definito tra i migliori prospetti nel suo ruolo. Cresciuto nelle giovanili di St Kevin’s Boys, celebre club di Dublino che ha prodotto anche Robbie Keane e Damien Duff, Ferguson è figlio di Barry Ferguson, ex centrocampista dell’Irlanda e capitano del Longford Town. Una famiglia dal forte legame sportivo visto che anche sua sorella Ellie ha giocato a calcio a livello giovanile.

Un ragazzo che tra un campetto e l’altro riesce sempre a vivere la sua vita proprio come quella di un ventenne. C’è chi sogna una Champions League, un Mondiale, ma per Evan Ferguson l’obiettivo principale è la patente. Strano, ma vero: ha sostenuto l’esame più volte, scherzando sul fatto che l’esaminatore probabilmente fosse tifoso del Crystal Palace. La cucina, il golf e qualche ora di meditazione per distaccarsi delle pressioni del campo.

Evan Ferguson si presenta così di fronte alla grande chiamata da parte della Roma. Perfetto per il calcio di Gasperini, può giocare da prima punta, ma anche da seconda punta. Per caratteristiche si avvicina a Højlund e a Zapata, due attaccanti valorizzati dallo stesso Gasp ai tempi dell’Atalanta. Chissà, magari l’irlandese riuscirà a incidere proprio come loro due.

Fiuto del gol e numero 9 moderno: chi è Evan Ferguson

Evan Ferguson è uno dei migliori prospetti che il calcio irlandese ha prodotto nel corso degli ultimi anni. Fiuto del gol e finalizzazione, molto bravo all’interno dell’area di rigore, abile negli spazi con la tendenza a “staccarsi” dal marcatore, creando spazio per smarcarsi in profondità. Non a caso De Zerbi, durante la sua esperienza al Brighton, ha descritto Ferguson come un talento puro.

L’attaccante irlandese riesce ad esprimere al meglio il suo potenziale giocando accanto a una punta più fisica o mobile. Non è né un trequartista né un esterno, ma può agire in entrambi i ruoli pur non avendo lo scatto o il dribbling da velocista puro. Ecco perché Ferguson ha tutte le carte in regola per ritagliarsi il suo spazio all’interno della Roma di Gasperini. Può ricoprire più ruoli e offrire più soluzioni insieme a Dybala e Dovbyk.

Gasperini e Ranieri (Imago) interna
Gasperini e Ranieri (Imago)

Da Brady a Robbie Keane: gli irlandesi nella storia della Serie A

Evan Ferguson sarà il primo irlandese a indossare la maglia della Roma, ma non di certo l’unico ad aver giocato nel nostro campionato. A dare inizio a questa tradizione fu Paddy Sloan: arrivò al Milan nel 1948 e nel corso della sua carriera giocò anche con le maglie di Torino, Udinese e Brescia.

L’irlandese più celebre passato per l’Italia è stato sicuramente Liam Brady, acquistato dalla Juventus nel 1980. Poco fortunata, invece, l’avventura di Robbie Keane con la maglia dell’Inter. Per avvicinarci a tempi più recenti, troviamo Festy Ebosele e James Abankwah, entrambi di proprietà dell’Udinese. Toccherà a Evan Ferguson far proseguire la tradizione di calciatori irlandesi in Serie A. Tecnica e qualità ci sono, la palla adesso è tra i piedi del talento di Bettystown.

A cura di Gerardo Guariglia