Espanyol-Athletic Bilbao sospesa momentaneamente per insulti razzisti: la ricostruzione dell’accaduto

Sospesa momentaneamente la partita de La Liga tra Espanyol e Athletic Bilbao per insulti razzisti contro Maroan: la ricostruzione di quanto è accaduto.
Ancora una volta un episodio di razzismo nel mondo del calcio. Secondo quanto riporta Marca, dopo soli diciotto minuti di gioco viene sospesa momentaneamente la partita tra Espanyol e Athletic Bilbao per insulti razzisti contro Maroan Ogni volta che il giocatore toccava palla si sentivano anche molti fischi dalle tribune.
L’arbitro ha deciso quindi di fermare il match per qualche minuto e riunire i delegati dei due club, gli allenatori e i capitani per discutere di quanto accaduto. Poco dopo è stato ricordato al megafono “sono sanzionati tutti gli atti violenti, xenofobi, omofobi e razzisti“. Anche LaLiga e i due club pochi minuti dopo hanno pubblicato sui social alcuni post contro il razzismo in campo.
La squadra di Ernesto Valverde ha commentato: “Uniti contro il razzismo, tolleranza zero per ogni atteggiamento discriminatorio. Queste persone e questi atteggiamenti abbondano i campi di calcio e la nostra società“.
Al termine della partita l’allenatore dell’Athletic Bilbao, Ernesto Valverde, ha dichiarato: “L’arbitro mi ha raccontato l’accaduto. Penso che tutto questo sia una questione di educazione sociale. Purtroppo succede in molti posti. Ci piacerebbe che non succedesse in nessun posto. Dobbiamo lavorare affinché non accada più“.
Espanyol-Athletic Bilbao, le dichiarazioni di Iñaki Williams
Al termine del match è poi intervenuto anche Iñaki Williams. Come riportato da Marca e Mundo Deportivo, l’attaccante dell’Athletic Bilbao ha commentato: “Io parto dalla base che si gioca a calcio per divertirsi e una cosa del genere non può succedere. Maroan è andato alla bandierina e lo hanno insultato. Non è la prima volta che succede qui.
Conclude: “Questo non deve offuscare ciò che sono i tifosi dell’Espanyol. Il loro terzino destro è marocchino e qui ha giocato anche N’Kono. I giocatori hanno bisogno dei loro tifosi e non di quattro che vengono a insultare. Poi non ho capito perché mi abbiano fischiato, ma l’arbitro è stato molto bravo. Dobbiamo dare visibilità all’accaduto e punire i colpevoli“.