Epifani, dall’Eccellenza alla B: “Io, Zeman e Allegri. La mia vita in panchina”
L’ex allenatore del Pescara ci ha raccontato la sua esperienza da allenatore: “In Italia poca pazienza. Max? Siamo stati tre anni in camera insieme”
Una vita sui campi di calcio, tra sogni, opportunità e ambizioni. Massimo Epifani, 45 anni, ex calciatore e allenatore del Pescara ha le idee chiare sul suo futuro.
Un credo calcistico ben definito, basato sul gioco e quasi inconsapevolmente ispirato a Zeman, da cui ha raccolto la pesante eredità nella sua prima esperienza da allenatore.
Era il 2018 e si ritrovò catapultato dalla primavera alla prima squadra del Pescara: “Anche a me piace il gioco propositivo”, racconta a gianlucadimarzio.com, “Zeman è un’icona del calcio, una persona gradevole e professionale, l’esperienza in ritiro con lui mi ha dato tanto, aver ereditato la sua panchina è stato un onore”.
Offensivo ma non troppo, come tiene a specificare: “E’ sbagliato pensare che chi ama il gioco d’attacco non curi la difesa. Quando ho allenato il Fano, in Serie C, ho subito gli stessi gol del Pordenone che vinse il campionato”.
DALL'ECCELLENZA ALLA B
In pochi anni Massimo Epifani ha allenato in quasi tutte le categorie: “A San Nicolò, in Eccellenza, abbiamo battuto tutti i record, ma giudico positive tutte le mie esperienze da giovane allenatore, anche quelle che si son chiuse male sul piano dei risultati” .
Un pensiero particolare, però, merita quella panchina in Serie B nella ‘sua’ Pescara: “Ogni allenatore dovrebbe fare prima esperienza nelle giovanili. E’ importantissimo. Pescara è stata un’esperienza fantastica. Ho tanti rimpianti perché con un pizzico di fortuna staremmo parlando di altro. Basta poco per cambiarti la vita nel calcio”.
L'AMICO ALLEGRI
Pescara, Rimini, Foggia, Grosseto. Epifani vanta una lunga carriera da calciatore con episodi che ne hanno condizionato la storia: “A Pescara mister Zucchini mi fece esordire a 18 anni in Serie A, in quella squadra giocava Carlos Dunga (ex c.t. del Brasile ndr), mi ispiravo molto a lui. Dopo qualche anno vinse il Mondiale in America contro l’Italia”.
Esperienza, fatti, conoscenze importanti: “Quando tornai a Pescara, a 23 anni c’era De Canio in panchina, perdemmo la Serie A per un punto. In quella squadra giocava Max Allegri, siamo stati per tre anni compagni di camera. Gli voglio molto bene, è uno dei migliori allenatori al mondo. Sono certo che a breve tornerà su una grande panchina”.
TALENTI
“Ho conosciuto tanti calciatori forti”, prosegue Epifani, “Rocco Pagano è uno di questi". Ex ala dal dribbling facile, un passato nelle giovanili della Juve e beniamino dei tifosi del Pescara, quasi 200 gare in 6 stagioni. "Maldini lo definì il giocatore più difficile da marcare".
Altri talenti: "Un ragazzo importante che ho allenato, invece, è stato Gaston Brugman, si sta confermando anche a Parma. Farà una carriera al top”. L’obiettivo adesso è tornare su qualche panchina ambiziosa: “In Italia c’è poca pazienza con gli allenatori, un progetto tecnico ha bisogno di tempo per concretizzarsi. Spero di trovare una società seria, un’occasione. Il calcio è questo, opportunità e voglia di fare…”.
di Fabrizio Caianiello