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Dominic Solanke, meglio tardi che mai: il Tottenham si gode il talento del bomber inglese

Solanke con la maglia del Tottenham (Imago)
Solanke con la maglia del Tottenham (Imago)

Il lungo e tortuoso viaggio di uno degli attaccanti più in forma della Premier League: Dominic Solanke del Tottenham

“Ciò che mi impressiona di più è quando sembra che abbia perso la palla. In qualche modo riesce sempre a cavarsela, non importa quanto sembri complicata la situazione”. L’ex allenatore delle giovanili del Chelsea Tore André Flo non ha mai avuto dubbi sul talento di Dominic Solanke.

Con 11 gol e 6 assist in 27 presenze complessive, il centravanti sta raggiungendo l’apice del suo potenziale: è pronto per affermarsi come uno dei migliori attaccanti d’Europa. L’inglese è andato a segno anche nell’ultima partita del Tottenham contro il Newcastle. Persino top club come Manchester United, Chelsea e Liverpool hanno subito gol dal classe 1997. Giocare accanto a Son, Maddison e Kulusevski non può che fargli aumentare il numero di gol.

A 27 anni pare aver raggiunto la tanto cercata maturità da un punto di vista calcistico. Ma il percorso non è stato semplice. Proprio come per il suo idolo Obito Uchiha, celebre personaggio dell’anime giapponese Naruto, che ha omaggiato indossandone la maschera dopo aver segnato contro il Brentford quando vestiva la maglia del Bournemouth.

“La mentalità ci accomuna. Amo questa serie perché ci sono tante storie in cui i personaggi non si arrendono mai. È sempre bello pensare a loro, a ciò che hanno passato e a quanto hanno lottato duramente”.

Bene a scuola, altrettanto con il pallone

Un evento traumatico ha segnato l’infanzia del piccolo Dominic. Il papà abbandonò la famiglia (fecero pace anni dopo), così lui e la madre dovettero frasi forza a vicenda per sopperire a questo dolore emotivo, ma anche alle difficoltà economiche. Quando la mamma si risposò, le cose migliorarono. Frequentò la Brighton Hill School di Basingstoke.

Pensate che la mattina dopo aver segnato nella finale contro l’Olanda dell’Europeo Under 17 nel 2014, ha dovuto sostenere un esame GCSE (General Certificate of Secondary Education) in letteratura inglese. A scuola ottimi risultati, ma alla fine il richiamo del campo ha prevalso. Il sogno di diventare un giocatore professionista si è avverato.

Solanke esulta indossando la maschera di Obito con la maglia del Bournemouth
Solanke esulta indossando la maschera di Obito con la maglia del Bournemouth

L’ascesa di Goalanke

La sua avventura nel mondo del calcio cominciò nella formazione Under 8 del Chelsea. Dominic segnò subito gol a ripetizione, per questo venne soprannominato Goalanke. “Se non andrà in Nazionale maggiore sotto la mia guida, lo riterrò un fallimento personale disse José Mourinho, allenatore dei Blues nel 2014. Il ragazzo di Reading mise in mostra le sue qualità nella Youth League 2014/15: fu capocannoniere della fase a gironi. Le sue 12 reti in 9 partite hanno portato il Chelsea alla vittoria del torneo. Solanke venne così premiato allenandosi con la prima squadra. Dopo l’infortunio di Diego Costa, fu convocato il 18 ottobre 2014 per sostituirlo contro il Crystal Palace, ma non scese in campo. Dominic fece il suo debutto tra i grandi pochi giorni dopo subentrando a Oscar in una partita di Champions League contro l’NK Maribor. Divenne il giocatore più giovane ad aver debuttato nella più importante competizione europea per club con la maglia dei Blues. Il premio England Youth Player of the Year 2014 gli diede l’opportunità di allenarsi con la nazionale inglese di Roy Hodgson. Ma il destino ha voluto che le strade tra il Chelsea e l’attaccante si separassero.

Con il rientro di Diego Costa, Solanke venne aggregato di nuovo nelle giovanili dei Blues. Dopo una breve parentesi al Vitesse, una volta compreso che per lui non c’era spazio, passò al Liverpool a parametro zero. Ma il periodo con i Reds è stato breve e con poche chance di giocare. L’approdo al Bournemouth cambiò tutto. Dopo la retrocessione del club dalla Premier League alla Championship, Solanke si rivelò fondamentale nel cammino verso la promozione. Una stagione da 15 gol, la successiva da 29. Le Cherries tornarono nella massima serie inglese.Qui, nel gennaio 2024, Dominic fece la storia diventando il primo giocatore del club a vincere il premio di giocatore del mese. L’allenatore dei rossoneri, Andoni Iraola, disse di lui: “È un numero 9 completo. Non so perché non sia riuscito ad affermarsi in un top club prima di venire qui. Io non l’ho cambiato, la sua mente è lucida e sta migliorando in fase di finalizzazione. A volte, quando gli attaccanti sbagliano delle occasioni, cominciano a pensarci troppo. Lui no. Può giocare in un blocco basso perché è molto bravo ad attaccare gli spazi in contropiede. Se invece abbiamo più possesso è molto bravo dentro l’area. Forse, a meno che non si osservi Dominic regolarmente e con attenzione, alcune delle cose che fa possono passare inosservate”. Ma non per Postecoglou. Gli Spurs si sono infatti assicurati Solanke la scorsa estate per 64,3 milioni di euro, rendendolo l’acquisto più costoso della sessione di mercato in Premier League. E ora se lo godono.