Lecce, Di Francesco: “Lo psicologo mi ha aiutato a superare le retrocessioni con Frosinone e Venezia”

Le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco in vista della nuova stagione con il Lecce e non solo
Due stagioni, due retrocessioni all’ultima giornata. È questo il passato di Eusebio Di Francesco, continuamente al lavoro per invertire questa tendenza e regalare ai tifosi del Lecce una stagione da ricordare.
L’ex allenatore di Frosinone e Venezia è intervenuto ai microfoni de La Repubblica nel corso di un’intervista che ha trattato diversi argomenti.
Un futuro tutto da scrivere, un passato da ricordare e da cui imparare. Ma anche lezioni da dare ai giovani, come anche Francesco Camarda.
Alla sua seconda esperienza in giallorosso, la mentalità ora è chiara. “Quando arrivai qui nel 2011 il club allora era in autogestione, oggi è solido, io ero alla prima esperienza in Serie A. Sono cambiato e sto ancora crescendo, resto curioso ed amplio le mie vedute. Mi definivano integralista, ma non mi sono mai sentito tale“.
“Camarda? Ha tanta fame, forse troppa. Con lo psicologo…”
Come anticipato, tanti i temi trattati nell’intervista de La Repubblica a Eusebio Di Francesco. Tra questi il già citato gioiellino del Milan Francesco Camarda. “Vediamo se è pronto. Di sicuro ha una gran fame, forse anche troppa, si dispera per ogni gol sbagliato, ma l’errore è parte del processo di crescita“.

E poi anche la terapia per imparare dalle due beffe delle ultime stagioni alla 38ª giornata. “Lo psicologo mi ha aiutato a superare le due retrocessioni in due anni, all’ultima giornata, con Frosinone e Venezia“.
Infine, l’allenatore del Lecce Eusebio Di Francesco ha parlato anche dell’ipotetico futuro. “Io all’estero? Guardo serie tv per migliorare l’inglese, ma non è il momento di andare all’estero, in Italia ho quattro nipoti“. E non solo: “Sono legato alla Roma, ai tifosi e ai compagni di allora, primo fra tutti Montella, ma la squadra del cuore resta il Pescara“.