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Mondiali Qatar 2022, la Danimarca: dallo stile di gioco al “ritorno” di Eriksen

Tutto quello che c’è da sapere sulla Danimarca: dal modulo ai convocati, fino all’allenatore

Nella lista delle possibili outsider di questo Mondiale c’è sicuramente la Danimarca. Tanti giocatori interessanti, esperti ma anche giovani. Il giusto mix per provare a sognare. A Euro 2020 avevano raggiunto le semifinali, fermandosi a un passo dall’appuntamento a Wembley contro l’Italia. Quell’europeo segnato dalla tanta paura per Eriksen. Quel tragico pomeriggio che mai sarà dimenticato. Ma la Danimarca ne è uscita da grande squadra. Adesso il Mondiale in Qatar. Parola d’ordine: stupire.

 

Dalla filosofia di gioco alla gestione dei giovani: tutto su Kasper Hjulmand

 

La grande crescita della nazionale danese passa anche (e soprattutto) dalle mani di Kasper Hjulmand. Allenatore giovane, carismatico e che ha sempre proposto un bel calcio. Prima nelle esperienze nei club (Lyngby, Nordsjaelland e Mainz), infine con la Danimarca. Qui ha trovato la realtà perfetta. Talentini da far crescere, uniti a un gruppo di senatori ben preciso. Kjaer, Eriksen, Schmeichel, Hojbjerg. Così ha creato una squadra da sogno, che gioca a calcio come poche altre nazionali. Hjulmand è il vero fuoriclasse della Danimarca.

 

 

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Base di partenza: la difesa a tre. Poi si può variare. Dal 3-4-1-2 al 3-4-2-1, in base alle esigenze e all’avversario che si affronta. Occhio anche, però, al possibile 4-3-3, provato da Hjulmand nell’ultimo match di Nations League contro la Francia. Tra i pali il titolarissimo sarà Schmeichel. Nella linea difensiva i favoriti per un posto dall’inizio sono Andersen, Christensen e Kjaer. In mediana non si tocca Hojbjerg, affiancato probabilmente da Delaney. Sulle fasce Wass e Maehle, sulla trequarti tante alternative. Il pilastro sarà Eriksen, al suo fianco casting ancora aperto. C’è Skov Olsen, ma anche Damsgaard e Wind. Come unica punta il candidato numero uno è Dolberg.

 

 

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Un calcio offensivo, propositivo, che nasconde sicuramente qualche rischio. “Vince chi fa più gol” come filosofia di Hjulmand. Tanti inserimenti degli esterni, dinamicità a centrocampo, fantasia sulla trequarti. E poi una fase difensiva organizzata. Senza rinunciare al pressing. Mescolate il tutto, ecco che viene fuori un calcio divertente e affascinante. Il capolavoro di Hjulmand.

 

La stella della Danimarca: Christian Eriksen

 

Sarà il suo Mondiale. Probabilmente il più importante della sua carriera. Il più significativo, senza dubbio. Perché un anno e mezzo fa nessuno avrebbe mai immaginato di rivederlo su un campo da calcio. Lui ci è tornato, e anche ad alti livelli. Pilastro dello United di ten Hag, stella della Danimarca. Per Eriksen, forse, sarà già una vittoria esserci. 

 

 

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Tanto passerà dai suoi piedi. Sulla trequarti, alle spalle della punta. Agirà esattamente lì. Con l’obiettivo di rifinire e dare qualità nell’ultima fase dell’azione. Poi la leadership, il carisma e la carica di chi ha lottato ogni giorno per tornare con la sua nazionale. Eriksen si è ripreso tutto e sarà ancora la stella della sua Danimarca. Il calcio ringrazia.

 

I convocati

 

Portieri: Oliver Christensen, Kasper Schmeichel

Difensori: Joachim Andersen, Andreas Christensen, Joakim Maehle, Simon Kjaer, Rasmus Kristensen, Victor Nelson, Jens Stryger Larsen

Centrocampisti: Thomas Delaney, Christian Eriksen, Pierre-Emile Hojbjerg, Mathias Jensen, Andreas Skov Olsen, Daniel Wass

Attaccanti: Martin Braithwaite, Andreas Cornelius, Mikkel Damsgaard, Kasper Dolberg, Jesper Lindstrom, Jonas Wind