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Crouch: “Sempre deriso per il mio aspetto. Per un periodo ho bevuto più del dovuto”

Le confessioni di Peter Crouch: dagli abusi per il suo aspetto fisico ad un piccolo problema con l’alcol

Peter Crouch, ex attaccante inglese tra le altre di Liverpool e Tottenham, ha rilasciato una lunga intervista al podcast “The Diary of a CEO”. Con più di 200 segnati in quasi vent’anni da professionista, Crouch ha toccato alcuni dei momenti più bassi vissuti in prima persona nella sua carriera da calciatore. 

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“30 mila persone ridevano del mio aspetto”

Alto più di due metri, ha raccontato di essere stato più volte deriso per la sua altezza, soprattutto agli albori del suo percorso: “All’improvviso sono passato dalla persona per strada che mi prendeva in giro alle 30.000 persone in uno stadio che ti urlavano contro oscenità e ridevano del mio aspetto. E’ stato difficile”

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“Ci sono stati momenti in cui mi chiedevo se valeva la pena fare il calciatore”

Crouch ha ammesso che ci sono stati momenti in cui ha pensato di smettere. Nella primissima stagione ha ricordato che gli ha fatto dubitare che valesse la pena restare in gioco per gli abusi che riceveva costantemente: Ero andato così male che mio padre finì per litigare con gli altri tifosi. Mia madre continuava a piangere , io venivo maltrattato. Amavo il calcio ed era quello che volevo fare, ma valeva la pena tutto questo?

Anche al suo esordio con la Nazionale, nel 2005, ha rivissuto quei fantasmi: “All’Old Trafford mi fischiarono. Forse perchè ero un po’ diverso e non sono stato visto come dovrebbe essere un attaccante dell’Inghilterra. Mia madre era a pezzi, il momento più orgoglioso della mia vita è stato un po’ portato via per questo.

“Volevo solo nascondermi in una stanza buia. E l’alcol…”

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L’ex attaccante, infine, ha parlato anche di un piccolo probelma avuto con l’alcol: “Quando non segnavo con il Liverpool venivo ridicolizzato, è stata dura. Volevo solo nascondermi in una stanza buia. In quel periodo non volevo uscire, mio padre mi portava fuori per bere qualche birra e probabilmente ho bevuto un po’ di più di quanto un giocatore di Premier League dovrebbe fare, ma ne avevo bisogno in quel periodo”.