Coulibaly, dal barcone alla prima apparizione: previsto domani l’esordio del neo acquisto del Pescara
Quando la fine di un incubo e l’inizio di un sogno coincidono. Perché nel momento in cui Mamadou Coulibaly emigrò dal Senegal in cerca di fortuna tutto si sarebbe potuto aspettare tranne di giocare in Serie A. Anzi, probabilmente l’unica speranza era di abbandonare prima possibile quel barcone per mettere presto piede in Italia. Ciò che è avvenuto in seguito poi, ha dell’incredibile. Che storia, la sua.
Nemmeno il tempo di sostenere un provino col Pescara che gli addetti ai lavori si erano già innamorati calcisticamente di lui, Oddo in primis. Sortendo lo stesso effetto ora su Zeman: fonti vicine al boemo affermano che straveda per il senegalese, centrocampista sia di qualità che di quantità, impressionante in progressione palla al piede. Un piccolo dettaglio: Coulibaly, classe ’99, in vita sua non era mai stato tesserato per alcuna squadra. E si è ritrovato così, dal nulla, ad allenarsi con chi frequenta abitualmente la Serie A.
Il Pescara tuttavia, prima di tesserarlo, ha dovuto attendere il compimento del diciottesimo anno d’età: countdown scaduto proprio ieri quando la squadra di Sebastiani ha reso repentinamente ufficiale l’acquisto, con tanto di maglia numero 33. Ed ora non vede l’ora di ammirarlo in azione. Ieri sera la cena insieme all’agente, Donato Di Campli, con una foto con tanto di torta in bella mostra in un locale di Pescara; domani è già tempo di scendere in campo. L’esordio è previsto infatti nel pomeriggio con la squadra Primavera contro l’Avellino ed il telefono del presidente Sebastiani è già stato tempestato di chiamate: si dice che lo vogliano davvero tutti. E che domani saranno diversi gli osservatori presenti al match.
Alla partita seguiranno poi i festeggiamenti ufficiali con gli amici più intimi; mentre la prima convocazione con la squadra di Zeman dovrebbe avvenire già dal prossimo turno di Serie A contro l’Udinese. L’obiettivo per questo finale di stagione è quello di mettersi in mostra più possibile, sancendo definitivamente la fine di quell’incubo legato ad una vita di stenti per dar inizio al sogno di essere diventato ufficialmente un calciatore.