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LIVE – Coronavirus, le notizie di oggi: il bollettino dell’11 maggio

20:30 – C’è l’ok del governo: Bar, ristoranti e parrucchieri riapriranno dal 18 maggio. Come riportato dall’Ansa, tra giovedì e venerdì arriveranno le linee guida alle Regioni per consentire la riapertura di commercio al dettaglio, bar, ristoranti, estetisti e parrucchieri. I protocolli di sicurezza, sulla base dei dati del monitoraggio, saranno indicati per ciascuna attività. Questo sarebbe emerso nell’incontro tra governo e Regioni. A tal proposito, il ministro delle Autonomie Francesco Boccia ha dichiarato: “Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”.

In base all'andamento della curva dei contagi e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, il governo potrebbe intervenire riguardo alla decisione della riapertura del 18 maggio qualora servisse un nuovo blocco del contagio.

18:00 – La Protezione Civile ha comunicato il bollettino odierno relativo a positivi, guariti e deceduti per coronavirus attraverso il proprio sito ufficiale: "Il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.814, con un incremento rispetto a ieri di 744 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 82.488, con una decrescita di 836 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 999 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 28 pazienti rispetto a ieri. 13.539 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 79 pazienti rispetto a ieri. 67.950 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 179 e portano il totale a 30.739. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 106.587, con un incremento di 1.401 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.411 in Lombardia, 13.338 in Piemonte, 7.040 in Emilia-Romagna, 5.460 in Veneto, 4.073 in Toscana, 2.844 in Liguria, 4.294 nel Lazio, 3.227 nelle Marche, 1.909 in Campania, 735 nella Provincia autonoma di Trento, 2.544 in Puglia, 2.062 in Sicilia, 830 in Friuli Venezia Giulia, 1.609 in Abruzzo, 447 nella Provincia autonoma di Bolzano, 108 in Umbria, 511 in Sardegna, 107 in Valle d’Aosta, 568 in Calabria, 142 in Basilicata e 229 in Molise".

17.20 – “La Cina, attraverso i suoi hacker e la sua rete di spionaggio, sta lavorando per tentare di rubare ai ricercatori americani le scoperte sul fronte del vaccino e dei trattamenti per il coronavirus. A lanciare l'allarme – riporta il New York Times – l'Fbi e il Dipartimento Usa alla sicurezza nazionale che si apprestano a emanare un 'public warning' per mettere tutti in guardia dall'offensiva di Pechino”. A riportalo è una nota Ansa.

9:00 – Fase 2, come saranno le regole dal 18 maggio. C’è un documento del comitato tecnico scientifico che stila i criteri di massima ai quali i bar e i ristoranti dovranno attenersi. Per il resto del commercio filtrano alcune misure alle quali bisognerà attenersi per poter dare il via alla tanto agognata fase 2. Nei ristoranti i tavoli saranno distanziati almeno di due metri l’uno dall’altro. Chi lavora in bar e ristoranti sarà obbligato a indossare dispositivi di protezione. I negozi più piccoli di 25 mq potranno ospitare una sola persona alla volta. Le palestre rimarranno ancora chiuse, così come le piscine. Ogni negozio o ristorante dovrà essere sanificato giornalmente.


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8:00 – Franco Locatelli, Oncoematologo e presidente del Consiglio superiore di sanità, ha parlato a "La Repubblica" della Fase due, elogiando il comportamento degli italiani, "ho visto molti più atteggiamenti consapevoli che irresponsabili. Ieri tornando a casa dall’ospedale ho visto tante persone con la mascherina e pochissime senza. Fuori dai negozi c’erano code ordinate, dove si rispettava la distanza di un metro. Stiamo avendo una dimostrazione di maturità dal popolo italiano, non è banale".


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Le misure precauzionali sono diventate una routine, "ormai sono un riflesso condizionato. Chi esce di casa senza mascherina se ne rende conto subito. Abbiamo imparato la lezione soprattutto perché ha comportato un carico di dolore per tutti noi. Anche chi non è stato toccato personalmente dalla tragedia di una perdita, ha visto le immagini e letto le storie. Questo ha fatto aumentare la sensibilità al rispetto oltre che di sé stessi anche e degli altri. E ora queste misure non farmacologiche di prevenzione sono imprescindibili".​

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Con l'arrivo dell'autunno il virus potrebbe ritornare, "i mesi freddi non aiutano con i virus respiratori, e poi ci sarà anche il fattore confondente dell’influenza. Per questo è possibile che ci sia questa seconda ondata. Ma potrebbe anche essere di dimensioni assai più modeste perché la affronteremo con mascherine e distanziamento, armi che non avevamo all’inizio dell’epidemia di febbraio. Dobbiamo essere responsabili e molto dipende anche dai ritorni che avremo rispetto a politiche di riapertura di determinate attività produttive".


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Ripetere il vaccino potrebbe essere una possibilità concreta: "Ci sono vari tipi di coronavirus, quelli responsabili dei raffreddori danno una immunità ridotta, la Sars invece dà risposte durature. Se l’immunità a questo coronavirus è di qualche mese, passato un certo periodo va semmai considerata l’ipotesi di rifare il vaccino".


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