Vietato parlare e stringere mani: così il calcio riparte in Corea
Il calcio riparte in Corea del Sud. Stando a quanto riportato da una delle principali agenzie locali, Yonhap, i club professionistici potranno cominciare a disputare delle amichevoli precampionato: lo ha comunicato la lega coreana in una nota. La stagione, infatti, sarebbe dovuta cominciare il 29 febbraio ma l'epidemia di coronavirus che ha colpito il mondo ha costretto le autorità a rinviare la partenza.
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DISPOSIZIONI DI SICUREZZA Ovviamente sono diverse le regole da rispettare, a partire dall'assenza di pubblico. Durante le partite, i giocatori non potranno parlare né ai propri compagni né ad altri giocatori e sarà vietato anche stringere la mano agli arbitri prima e dopo le gare. Le squadre saranno tenute a preparare spazi per la quarantena dei giocatori o del personale che risulterà positivo al virus o ne mostrerà i sintomi.
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REGOLE PER I MEDIA L'ingresso dei giornalisti sarà limitato ad un massimo di tre inviati per ogni partita; non ancora specificato in tal senso il criterio di scelta. Dovranno mantenere una distanza di almeno due metri da giocatori e allenatori durante le interviste e tutte le sessioni media dovranno essere svolte all'aperto.
LA RIPRESA DEL CAMPIONATO A questo punto, si attendono sviluppi nei prossimi giorni sulla data d'inizio del campionato. Al momento l'ipotesi più probabile resta quella di metà maggio ma a porte chiuse e si ragiona anche ad una riduzione del calendario: l'idea era quella di passare da 38 a 27 gare, ma è ancora in fase di valutazione.
LO STATO DELL’EPIDEMIA La Corea del Sud è riuscita a contenere l'epidemia: ieri sono stati registrati solo 9 nuovi casi, per il quarto giorno i numeri sono al di sotto di dieci. Il totale aggiornato al 20 aprile è di 10.683 casi, di cui 8.213 guariti e 237 deceduti.