Milan, Cardinale: “Dobbiamo tornare ai tempi di Berlusconi. Ibra? Dipende da lui”
Le parole di Gerry Cardinale
Gerry Cardinale, patron del Milan, è tornato a parlare ai microfoni di Class CNBC. Il numero uno di Red Bird ha parlato del progetto del nuovo stadio, ma anche di Zlatan Ibrahimovic e Silvio Berlusconi.
Milan, le parole di Gerry Cardinale
Il patron rossonero ha spiegato le ambizioni del club per il nuovo stadio: “Lo stadio è una cosa importante. È una cosa importante per il Milan e soprattutto per i tifosi. Voglio dare ai tifosi la prossima Scala del calcio europeo. Si parla di San Siro come della Scala del calcio europeo. Voglio essere in grado di dare la prossima versione di questo ai tifosi, e credo che se lo faremo con successo, avrà un grande impatto anche sull’Italia. E San Donato sarà il luogo in cui lo faremo“.
Poi, Cardinale ha spiegato di voler riportare in alto il Milan, dichiarando di voler riportare il club ai tempi di Berlusconi: “Penso anche che la gente si renda conto che in America ci sono molti proprietari intelligenti che sono entrati nella Serie A dall’America. Molti di loro sono miei amici. E credo che si rendano conto della stessa cosa che ho capito io, ovvero che l’Italia merita di tornare ai vertici del calcio europeo. Il Milan ha il secondo maggior numero di trofei di Champions League nella storia dopo il Real Madrid. Dobbiamo tornare a farlo. Dobbiamo tornare ai tempi in cui Berlusconi era proprietario e abbiamo intenzione di farlo ora. Il mondo è cambiato, non si può necessariamente fare alla vecchia maniera. Il mio compito è quello di trovare un nuovo modo di procedere e di assicurarmi che rimanga tale”.
Infine, Cardinale si è soffermato sulla possibilità dell’ingresso in società di Ibrahimovic: “Zlatan parla da sé. È una leggenda. Lo sto conoscendo e mi piace molto perché è un leader nato. Abbiamo bisogno di più leader intorno a noi. Amo, amo le persone che eccellono e che sanno restituire quello che hanno ricevuto. Abbiamo una squadra giovane e credo che uno come Zlatan potrebbe essere estremamente efficace, sia come consigliere per me, sia come spirito di leadership per tutta la squadra. E quindi, sapete, dipende da lui. Ma stiamo discutendo e mi piace molto, e penso che ci siano molti vantaggi per noi“.