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Stadi, spettatori al 50% fino al 1 ottobre. Poi nuove regole

La questione è stata posta dal ministro Franceschini, ma si dovranno attendere le evoluzioni della curva epidemiologica tra due settimane

Distanziamento, mascherine e green pass: parole chiave degli ultimi mesi per tutti gli italiani, compresi i tifosi. Sono questi gli strumenti indispensabili, infatti, per accedere agli stadi, che dall’inizio della stagione sono aperti al 50% della capienza.

Ritornare ad avere presto tutte le strutture piene – come già accade in altri Paesi, per esempio in Inghilterra – è un obiettivo delle società, ma anche degli stessi tifosi. Anche se, allo stato attuale della situazione epidemiologica, non c’è ancora una data per arrivare a questa soglia.

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Aumenterà la capienza negli stadi?

Al momento, la volontà si scontra con le perplessità. Il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, ha sollevato il tema dell’aumento della capienza nei luoghi in cui si svolgono gli eventi, nei cinema e nei teatri. Il governo sembrerebbe favorevole a questa richiesta, anche se la scelta è quella di non compiere passi affrettati, fa sapere Ansa.  

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Gli eventuali rischi

Aumentare il numero di spettatori nei luoghi aperti e in quelli chiusi, compresi gli stadi, significherebbe anche ridurre il distanziamento sociale tra il pubblico, con il rischio potenziale di una nuova impennata nei contagi. 

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La data cruciale

Tutto rimandato, dunque, tra due settimane. Alla data del 1 ottobre, quando verrà valutato l’andamento della curva epidemiologica, considerando anche gli effetti della riapertura delle scuole. Per il momento, si continua con l’attuale soglia del 50%.