Black Lives Matter, Marcelo in ginocchio come Thuram e Kaepernick
La protesta arriva fino alla Liga. Il club più vincente del mondo torna a giocare dopo oltre tre mesi e l'immagine della serata arriva al 37' del primo tempo: Marcelo raccoglie una corta respinta della difesa dell'Eibar, segna il 3-0 per il Real Madrid e si inginocchia. Testa china e pugno alzato.
Un gesto ormai sempre più familiare, che dal mondo dello sport si è diffuso a macchia d'olio contro la discriminazione razziale dopo l'assassinio di George Floyd lo scorso 25 maggio. A rompere il ghiaccio era stato Marcus Thuram in Bundesliga, poi la solidarietà è arrivata anche dagli allenamenti delle squadre di Premier League e Serie A. E la stessa FIFA si è in seguito espressa per incoraggiare queste esultanze – che, a rigor di regolamento, sarebbero invece sanzionabili per le sottostanti implicazioni politiche.
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Ora si aggiunge alla lista anche il difensore brasiliano, che aveva vissuto in prima persona le difficoltà dell'emarginazione sociale nella difficile infanzia a Rio de Janeiro. E con quella zazzera al vento, Marcelo ricorda più di tutti Colin Kaepernick: nel 2016 il quarterback di NFL fu il primo sportivo a inginocchiarsi in segno di protesta contro la violenza delle forze dell'ordine. Quattro anni dopo lo hanno seguito tutti, ben oltre gli Stati Uniti.