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Riuscirà Karius a lasciarsi alle spalle i suoi fantasmi?

Gli errori in finale di Champions, le difficoltà che continuano anche in Turchia e la preoccupazione del Besiktas e dei tifosi. Mentre i media turchi si chiedono se davvero il portiere potrà superare le pressioni, l’allenatore Gunes pensa di sostituirlo con l’esperto Zengin

Prima dello scorso 26 maggio non erano in molti a conoscere Loris Karius. Portiere del Liverpool dal 2016, tedesco classe ’93 cresciuto nelle giovanili del Maiz, e poco altro. “Agile e reattivo tra i pali, dotato di ottimi riflessi a cui abbina senso della posizione a eccellenti mezzi fisici. Efficace nelle uscite sia alte che basse e in grado di guidare con autorevolezza reparto all’arretrato”, si scriveva di lui. Cinque mesi fa però l’immagine del venticinquenne giocatore ora al Besiktas è cambiata completamente, gli errori nella partita forse più importante della sua carriera contro il Real Madrid non verranno mai dimenticati.

Da chi oggi ancora lo prende in giro e non può dimenticare quella serata a chi ancora crede che il giovane portiere non abbia superato del tutto quell’incredibile notte di chi aveva. Complice la pausa per le nazionali, i media turchi (che, tra l’altro, lo accusano di pensare più ai social che al campo) si sono così chiesti se Karius abbia davvero archiviato quegli errori, permettendo alla sua carriera di andare avanti nonostante le pressioni e i tanti occhi addosso ogni volta che torna in campo. Come se tutti si aspettassero un altro sbaglio. Alla fine dell’ultimo mercato il giocatore ha lasciato Liverpool per rimettersi in gioco lontano dall’Inghilterra – ringraziando i tifosi per non averlo mai lasciato solo. Ad Anfield, in occasione di una sostituzione durante un’amichevole estiva, io tifosi dei Reds si alzarono in piedi tributandogli una standing ovations da brividi.

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Ma sembra che i suoi fantasmi non siano rimasti a Liverpool e lo abbiano invece seguito anche nella sua esperienza in Turchia. Dopo il trasferimento al Besiktas la società ha voluto puntare fortemente su di lui e sono finora 7 le presenze accumulate tra Super Liga ed Europa League. Un solo clean sheet e otto gol subiti. Ma a far parlare sono, ancora una volta, gli sbagli. Spesso banali, ideali per scatenare (ancora) le prese in giro del web. Il debutto il 2 settembre e il gol subito a quattro minuti dalla fine contro il Bursaspor che ha così fermato la sua squadra sul pareggio; e contro il Malmoe, nella prima giornata di Europa League, un’altra papera che sui social è ancora ovunque. Un semplice cross dalla fascia destra che lo ha superato e si è infilato in rete nella partita terminata 2-0 per gli avversari.

Stando a quanto riporta il giornale turco Fotomac, l’allenatore Gunes sarebbe preoccupato per la quantità di pressione messa sulle spalle del tedesco negli ultimi mesi e starebbe anche pensando di rimettere in porta l’esperto portiere classe 1983 Tolga Zengin. “Anche le cose più facili sembrano diventare più complicate da superare e per un ragazzo che non forse riesce a superare il blocco mentale che pesa su di lui negli ultimi mesi”. Per questo tutti si chiedono se esista una via d’uscita che possa restituire al calcio un giovane portiere di cui tanto bene si parlava fino allo scorso maggio e di cui ora si ricordano soltanto gli errori in numerose compilation sul web. Le immagini (sportivamente strazianti) del post partita di Kiev ancora mettono i brividi, Karius ha sbagliato e ha chiesto scusa in lacrime, i tifosi del Liverpool lo hanno perdonato ma- c ome scrivono i portali turchi – lo shock non è ancora stato superato.

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Nemmeno il suo distacco dai Reds gli ha ridato la serenità necessaria per affrontare una qualsiasi partita. E pare che al Besiktas anche l’allenatore e i compagni se ne siano accorti. Così come sui social c’è chi si augura che davvero Karius possa recuperare – “perché vederlo così è davvero un brutto spettacolo per il calcio e non solo per i tifosi del Besiktas”. In risposta ai tanti che continuano ad appassionarsi alle sue difficoltà in campo ce ne sono altrettanti – in Turchia e non solo – che aspettano di rivedere il portiere nuovamente sereno, uno stato d’animo necessario per tornare ad alti livelli lasciandosi definitivamente alle spalle i mesi più difficili della sua finora breve carriera.

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