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Barcellona, il lungo addio di Xavi: storia di un amore finito presto

Arrivato come erede del tiki taka guardiolesco, Xavi ha vinto ma non ha rispettato le aspettative

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I motivi dell’addio al club spagnolo 

Arrivato dall’Al-Sadd e accolto con i favori di pubblico e stampa, Xavi concluderà il suo triennio alla guida del Barcellona tra pochi mesi. L’attuale stagione si è sin qui rivelata complicata. Dopo l’uscita ai gironi di Champions League della scorsa edizione, quest’anno Ferran Torres e compagni hanno strappato il pass per gli ottavi da vincitori del girone: la sfida per i quarti sarà con il Napoli. Ma i problemi sono sorti in campo nazionale. L’attuale quarto posto in campionato ha profondamente deluso il club e l’ambiente. Il Barcellona è a undici punti dalla vetta, attualmente occupata dal Girona che ha una partita in più. Inoltre, fa rumore la distanza di dieci punti dal Real Madrid. 

La sconfitta rimediata proprio contro la squadra di Ancelotti per 4-1 nella finale di Supercoppa spagnola ha avvelenato ulteriormente il clima in casa blaugrana. Ma non solo. La scorsa settimana è arrivata anche l’eliminazione dalla Copa del Rey, dopo il 4-2 incassato al San Mames contro l’Athletic Bilbao. L’appuntamento in Champions League rappresenta l’ultimo appiglio per Xavi, che non intende salutare il “suo” club con una stagione da zero titoli. Leggi anche – Barcellona, Laporta: “Xavi? Accetto la sua decisione perché è una leggenda”