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Antonio Nusa, il “creatore di caos” che batte ogni record

Due assist per Haaland e Odegaard alla seconda in nazionale: chi è Nusa, classe 2005 che ha segnato in Champions al debutto

Più giovane debuttante a segnare in Champions League, e primo 2005 in gol nella competizione. Un gol e tre assist nelle prime due presenze in nazionale. Numeri e record di un fenomeno: Antonio Nusa

Diciotto anni compiuti ad aprile, gioca in Belgio, nel Bruges. Che lo ha comprato dallo Stabæk, club con uno dei migliori settori giovanili scandinavi. Nusa ha padre nigeriano e madre norvegese, ed è nato a Langhus. Ieri sera, nel turno di European Qualifiers, era titolare a Oslo contro la Georgia, battuta 2-1. Ha giocato da esterno d’attacco a sinistra, il suo ruolo preferito. Gli assist a Haaland e Odegaard si assomigliano: dribbling e palla in mezzo. Entrambi bellissimi. 

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Chi è Antonio Nusa, la nuova stella della Norvegia 

Nusa a 18 anni ha già giocato in due delle squadre del nord Europa con più “fiuto” per i giovani. Lo Stabæk lo prende a 13 anni e lo fa esordire in prima squadra poco dopo i 16. Lui segna subito, contro il Bodo/Glimt e poi di nuovo contro il Viking (doppietta). Torgeir Bjarmann, ds del club, aveva raccontato qualche mese fa a gianlucadimarzio.com: “Lo conoscevo già prima di arrivare allo Stabæk. Quando lo guardi ti accorgi subito delle sue qualità. Dopo undici partite lo ha voluto il Bruges, gli auguriamo il meglio”.

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Il Bruges lo acquista per circa tre milioni nel 2021. Nusa dice di ispirarsi a Neymar perché “crea caos in campo grazie ai dribbling“. E lo fa anche lui, fin da subito: gol contro il Saint-Gilloise in campionato (battuto un record di precocità che durava dagli anni Settanta) e gol al debutto in Champions nel 4-0 contro il Porto (settembre 2022). 

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Photo Credits: Stabæk Football

La nazionale norvegese gli fa fare tutta la trafila: dalle Under alla prima squadra, con l’esordio nella sosta di settembre in amichevole contro la Giordania. Risultato? Gol e assist alla prima. Poi le giocate contro la Georgia, l’intesa con le due star del gruppo, Haaland e Odegaard. Nusa ha una dote perfetta per il calcio di oggi: farsi notare in poco tempo. I gol all’esordio, le undici partite prima della cessione, le giocate decisive nelle prime partite in nazionale. Il suo “caos” è appena cominciato.