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Saudi Pro League: l’Al-Nassr di Castro fra CR7 e Brozovic

Rosa, storia, allenatore dell’Al-Nassr, una delle favorite per la Saudi Pro League 2023-2024

L’Al-Nassr si presenta ai nastri di partenza della Saudi Pro League 2023-2024 per vincere il suo decimo titolo. Non può essere altrimenti per chi ha proprio quella parola, “vittoria“, impressa nel nome, e soprattutto ha in rosa Cristiano Ronaldo, un cinque volte pallone d’oro. 

La squadra di Luis Castro dovrà superare la delusione dello scorso anno, quando arrivò seconda dietro all’Al Ittihad. CR7 arrivò a stagione in corso, segnò 14 gol e fece 2 assist in 19 partite complessive. Non abbastanza per tornare in vetta al campionato saudita dopo 4 stagioni.

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La storia dell’Al-Nassr

L’ultimo titolo è arrivato all’inizio di un nuovo corso, quello di Safwan Al-Suwaiket, nominato presidente nel 2019 e incaricato di un mandato quadriennale. Non tutto va secondo i piani, però, visto che due anni dopo, in seguito alla denuncia di un membro del consiglio direttivo del club, il ministro dello sport saudita smantella l’organigramma del club. Si parla di “sei irregolarità“, fra le quali la cattiva gestione del club da parte del presidente, che “prendeva decisioni individuali, senza consultare gli altri“. I guai per l’Al Nassr però non finiscono qui, visto che appena pochi mesi prima il club era stato sanzionato dalla FIFA con un blocco triennale del calciomercato in entrata per non aver rispettato gli accordi col Galatasaray per l’acquisto di Maicon Pereira Roque. 

Qualcosa di simile accadrà anche a luglio 2023, quando all’agenzia Reuters un portavoce della FIFA dichiara: “Allo stato attuale l’Al-Nassr non può registrare nuovi giocatori per colpa dei grossi debiti. I divieti verranno rimossi immediatamente dopo il saldo dei debiti stessi, quando questo sarà stato confermato dai creditori“. Secondo le notizie circolate in quei giorni (gli stessi dell’acquisto di Brozovic) il contenzioso coinvolgerebbe il Leicester City: al centro il trasferimento di Ahmed Musa, nazionale nigeriano, del 2018, con alcuni bonus non versati dai sauditi. Sta di fatto che nel giro di qualche settimana l’Al-Nassr acquista Seko Fofana, Alex Telles e Sadio Mané, nonostante il pagamento di quei 460mila euro agli inglesi non sia mai stato confermato da fonti ufficiali. Nel frattempo è cambiato il presidente: da tre anni il club è nelle mani di Musalli Al Muammar. Il club gioca le sue partite casalinghe a Riyad, in un impianto da circa 25000 posti a sedere, il King Fahd International Stadium, che ha ospitato anche l’ultima edizione di Supercoppa Italiana fra Inter e Milan. 

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I nuovi arrivi del calciomercato

L’Al-Nassr è uno dei quattro club sauditi (insieme ad Al-Ahli, Al-Hilal e Al-Ittihad) rilevati nel mese di giugno dal fondo governativo PIF. La conseguenza è stata una campagna acquisti piena di stelle, a partire dalla più costosa, Sadio Mané, arrivato dal Bayern Monaco per circa 30 milioni di euro. Poco meno è costato Seko Fofana, ex Udinese, arrivato dal Lens per 25 milioni nonostante la qualificazione della sua squadra del cuore per una storia Champions League. Gli altri due acquisti importanti sono quelli di Alex Telles dal Porto e Marcelo Brozovic dall’Inter. 

I giocatori migliori

Oltre ai quattro nuovi arrivati, l’Al-Nassr poteva contare dal mese di dicembre 2022 su Cristiano Ronaldo, reduce dalla risoluzione del contratto che lo legava al Manchester United. Il portoghese è stato subito decisivo in campionato e, quest’estate, anche nella Arab Champions Cup, in cui ha trascinato la squadra fino alla finale (sabato sfiderà l’Al-Hilal). Secondo le informazioni circolate al momento del trasferimento, Ronaldo all’Al-Nassr guadagna 70 milioni netti all’anno, che possono diventare 200 con bonus e contributi degli sponsor. Per il resto fra gli stranieri spicca Anderson Talisca, brasiliano, 29 anni, ex Benfica e Besiktas. Le altre colonne della squadra sono due difensori, il saudita Sultan Al-Ghannam e l’iovoriano Ghislain Konan

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L’allenatore

Nella sua storia, cominciata nel 1955, l’Al-Nassr ha avuto moltissimi allenatori stranieri. Anche due italiani: Walter Zenga nel 2010 e Fabio Cannavaro nel 2016 (stesso anno in cui per un breve periodo sulla panchina sedette René Higuita). La stagione 2022-2023 è stata complicata, con Rudi Garcia, attuale allenatore del Napoli, esonerato nel mese di aprile e sostituito dal croato Jelicic ad interim. Il nuovo allenatore è un portoghese, Luis Castro: classe 1961, una lunghissima carriera alle spalle, l’apice dal 2019 al 2021 con lo Shakhtar Donetsk. Proprio alla guida degli ucraini Castro ha vissuto uno dei gironi di Champions più folli della storia: nel 2020 lo Shakhtar è riuscito a fare sei punti su sei contro il Real Madrid, prendere dieci gol in due partite dal Moenchengladbach senza segnarne uno, e pareggiare due volte 0-0 con l’Inter. All’Al-Nassr il compito di dialogare con il connazionale CR7 e di metterlo al centro della squadra. 

La formazione tipo

Nei quarti di finale della Arab Champions Cup, contro il Raja Casablanca, Castro ha schierato l’Al-Nassr con un 4-2-3-1. In porta Al-Aqidi; difesa composta da Al-Ghannam, Al-Oujami, Madu e Telles; a centrocampo Alkhaibari e Fofana; sulla trequarti Talisca, Brozovic e Mané; unica punta Cristiano Ronaldo.