Tottenham, Vicario: “L’Europa League il momento più bello della mia vita. Mondiale? Ci andiamo”

Il portiere del Tottenham si racconta a Sky Sport Insider: dal trionfo in Europa League al rapporto con Donnarumma.
Il 2025 è stato l’anno che ha cambiato tutto per Guglielmo Vicario. “Sicuramente la finale di Bilbao: è stato il momento più alto della mia carriera”, racconta il portiere degli Spurs in esclusiva a Sky Sport Insider, ripercorrendo la notte che ha consegnato al Tottenham l’Europa League. “Alzare un trofeo così importante è bellissimo e averlo fatto con questo club è ancora più speciale, visto che non accadeva da qualche anno”. Un successo che va oltre il singolo risultato: “La vittoria dell’Europa League non è solo il momento più alto del 2025, ma di tutta la mia carriera fino a oggi”
Nel percorso di crescita ha avuto un peso decisivo anche Thomas Frank. “Punta molto sullo sviluppo delle risorse umane e delle relazioni interpersonali con i giocatori”, spiega, soffermandosi sul lato umano del tecnico. “Crea una connessione stretta e vicina con i propri giocatori per cercare di farli sentire parte integrante di quello che poi sarà il suo calcio in campo“. La sintesi è chiara: “Prima dell’allenatore, credo che la persona Thomas Frank sia di primo livello”.
L’esperienza inglese ha inciso anche sul modo di stare in campo. “Il calcio inglese tecnicamente mi ha un po’ “sporcato””, ammette, “perché è un calcio molto fisico in cui si ha meno tempo di essere belli tecnicamente”.
Dentro questo percorso c’è anche la Champions League, un traguardo cercato fin dal primo giorno. “Arrivarci era un obiettivo che mi ero posto quando mi sono trasferito qui”, confessa. L’impatto è speciale: “La musichetta, le vibes che tutti gli stadi ti danno è un qualcosa di unico”.
Donnarumma, l’Italia e l’obiettivo più grande
In Nazionale il ruolo è chiaro, alle spalle di Gianluigi Donnarumma, ma l’ammirazione è totale. “Come portiere ha una reattività incredibile”, dice senza esitazioni. E sul piano umano aggiunge: “È un ragazzo di una bontà infinita e un compagno di spogliatoio perfetto”.
Alla domanda su cosa gli ruberebbe, la risposta è spontanea: “Tante cose. Ho la fortuna di allenarmi con lui e vederlo da vicino, ha tantissime qualità, sarebbero troppe da elencare”. Un rapporto fatto di osservazione, rispetto e crescita quotidiana.

Infine lo sguardo si sposta sull’orizzonte più lontano, ma più ambito. Alla domanda diretta sul Mondiale, la risposta non lascia spazio a interpretazioni: “Ci andiamo”.