Nigeria, Senegal e Marocco per il titolo, ma occhio alle outsider: bentornata Coppa d’Africa

La Coppa d’Africa entra nel vivo: dalla Nigeria di Osimhen fino alle outsider, tanta qualità e tanti “italiani” in Marocco.
Dove eravamo rimasti? Ah sì, nel 2023, quando la Costa d’Avorio riuscì a vincere la Coppa d’Africa battendo in finale la Nigeria trascinata anche da un super Haller. Una competizione che ha spesso regalato gol, spettacolo e soprattutto un tifo folcloristico come insegna la meravigliosa tradizione africana. Si giocava proprio in Costa d’Avorio, e le sorprese non sono di certo mancate come ad esempio le eliminazioni di Algeria, Ghana e Tunisia alla fase a gironi, di un Marocco eliminato agli ottavi dal sorprendente Sud Africa e dell’Egitto di Salah che si arrese ai calci di rigore contro un Congo che riuscì ad arrivare fino in semifinale.
Dopo due anni di attesa, però, riecco la Coppa d’Africa. Tre volte vincitrice e finalista nell’ultima edizione: la Nigeria è tra le favorite per la vittoria finale nonostante le difficoltà nel qualificarsi al prossimo Mondiale. Le Super Eagles possono contare su diverse stelle, in primis Lookman e Osimhen, ma attenzione anche a Chukwueze che con il Fulham si sta avvicinando ai livelli del Villarreal. Una squadra dal sapore di Serie A considerando anche Akinsanmiro del Pisa e Dele-Bashiru della Lazio.
Il Senegal, invece, è una formazione così ricca di talento non può permettersi di avere in bacheca solamente una Coppa d’Africa. Dal dicembre 2024, Pape Thiaw ha preso il posto di Aliou Cissé che è diventato il nuovo allenatore della Libia dopo gli ottimi risultati ottenuti nel corso di questi anni. Sadio Mané è l’emblema, ma non mancano di certo i protagonisti: l’esperienza di Koulibaly al centro della difesa, la fisicità di Sarr e Gueye in mezzo al campo e il talento in attacco di Nicolas Jackson e Ismaïla Sarr. Nella lente d’ingrandimento c’è anche il talento di Mamadou Sarr dello Strasburgo (difensore centrale classe 2005) e il gioiellino del PSG Ibrahim Mbaye, classe 2007.
Il Marocco, invece, è l’élite del calcio africano. I Leoni dell’Atlante sono diventati inarrestabili: i ragazzi di Walid Regragui pronti a sfruttare il fattore casa. Fino a pochi anni fa, il Marocco non era mai riuscito a vincere una Coppa d’Africa, ma attraverso un grande lavoro che parte da lontano la nazionale è riuscita a trionfare nelle edizioni 2018, 2020 e 2024. Dopo anni di risultati altalenanti, la Federazione marocchina ha deciso di investire nelle infrastrutture, valorizzare i talenti e creare la giusta alchimia tra giovanili e nazionale maggiore. Se al tutto, poi, viene aggiunto la classe di campioni del calibro di Hakimi e Brahim Diaz il gioco si fa interessante.
La Costa d’Avorio cerca il bis: compattezza e velocità per Faé
Emerse Faé ha costruito una squadra compatta che punta al 4° titolo continentale dopo quelli del 1992, 2015 e 2024. Una Costa d’Avorio che ha diverso talento sparso per il campo, in primis con Sébastien Haller, Nicolas Pépé e l’ex Atalanta Amad Diallo del Manchester United. L’attacco degli ivoriani può mettere in difficoltà chiunque anche grazie a una la solidità difensiva capitanata dagli “italiani” Evan Ndicka e Odilon Kossounou.
E a centrocampo? Anche in questo reparto la quantità non manca con Kessie e Fofana che sono tra i pilastri della Costa d’Avorio, senza dimenticare due ali di grande talento come Yan Diomande del Lipsia e Bazoumana Touré dell’Hoffenheim. Difendere un titolo è sempre difficile, ma la squadra di Faé ha dimostrato che con organizzazione e una buona dose di qualità si può ottenere qualsiasi cosa.

Dall’Angola al Gabon: le possibili outsider della Coppa d’Africa
Dalle favorite alle possibili outsider della Coppa d’Africa come l’Angola. Dopo i quarti di finale del 2023, gli angolani puntano a migliorarsi ancora e arrivano in Marocco con grandi ambizioni. Si sono qualificati facilmente nel Gruppo F delle qualificazioni ma Pedro Gonçalves, l’artefice dell’ascesa dell’Angola, è stato esonerato. Al suo posto è arrivato Patrice Beaumelle, francese che vanta una vasta esperienza in Africa avendo allenato diverse nazionali, tra cui proprio la Costa d’Avorio. Anche qui c’è tanta Italia tra i protagonisti come Zito Luvumbo, M’Bala Nzola e Rui Modesto dell’Udinese.
Spazio anche per il Gabon di Aubameyang e Mario Lemina. È una squadra che vanta talenti individuali capaci di fare la differenza in qualsiasi momento. Quando Thierry Mouyouma è stato nominato allenatore nel 2023, nessuno si aspettava che fosse la scelta giusta. Due anni dopo, la sua squadra si confronta con l’élite continentale e ha mancato di poco la qualificazione per il Mondiale. Hanno dato filo da torcere alla Costa d’Avorio nelle qualificazioni, che ha chiuso il girone con un solo punto di vantaggio. Saranno loro la rivelazione di questa Coppa d’Africa?
A cura di Gerardo Guariglia