Serie A, i rigori sono un fattore: senza errori Milan e Roma sarebbero in testa

L’analisi su tutti i rigori calciati e subiti dalle prime della classe della classifica della Serie A: come cambierebbero le posizioni
Dopo le prime dieci giornate, la Serie A sta vivendo una fase di equilibrio assoluto. Le prime sette squadre in classifica sono divise da soli cinque punti, con le prime quattro concentrate tutte in due punti.
Un evento che non era mai accaduto nell’era dei tre punti nel nostro campionato e che ha un precedente risalente al 1993/1994 (quando i successi portavano 2 punti in classifica).
Per questo motivo ogni dettaglio può fare la differenza: ancora di più se si tratta di un tiro dagli 11 metri. Il fattore rigori sta diventando infatti un dato da tenere in considerazione tra gol portati e parate miracolose.
Il Napoli, capolista al 3 novembre, è la squadra che è riuscita a trarre più vantaggio dal dischetto. Ma come cambierebbe la classifica se tutte le squadre avessero segnato e subito i penalty concessi e subiti?
Fattore rigori: l’analisi sulle prime squadre della Serie A
Partiamo analizzando squadra per squadra – dalla prima alla settima della classe – come i rigori stanno influendo nella classifica della Serie A. Per il Napoli, le due parate di Milinkovic-Savic hanno permesso di vincere contro il Lecce e pareggiare contro il Como. Formazione che ha inoltre segnato tutti e tre i tiri dagli 11 metri concessi a favore. Al Milan pesa il penalty sbagliato da Pulisic contro la Juventus (gara finita poi 0-0), ma deve ringraziare anche Maignan per aver ipnotizzato Dybala nello scontro diretto vinto per 1-0 contro la Roma (il primo stagionale per i giallorossi).
La Juventus ha segnato entrambi i rigori che gli sono stati concessi nella gara contro l’Udinese vinta 3-1 e, come detto, ha tratto vantaggio dall’errore dell’americano nella sfida contro i rossoneri. L’Inter ha poi segnato i due tiri dal dischetto guadagnati e subito i due assegnati contro: il rendimento è perfettamente bilanciato. Non ha tratto alcun vantaggio da questo fattore il Bologna, che non ne ha tirato alcuno e che ha subito i due penalty a loro sfavore. Infine, al Como pesa il rigore sbagliato da Morata contro il Napoli, che avrebbe potuto portare due punti in più.

Come cambierebbe la classifica
Viaggiando un po’ con la fantasia e tenendo ben stretti questi dati, si può dunque ipotizzare una classifica con tutti i rigori segnati dalle prime sette squadre dal campionato. Sia a favore che contro. In questo scenario salirebbero al primo posto Milan e Roma a 22 punti, che guadagnerebbero rispettivamente un punto a testa. Resterebbe invariata la posizione dell’Inter, mentre scivolerebbe al quarto posto il Napoli, che seguendo questa dinamica deve 3 punti al proprio portiere. A 19 punti ci sarebbe poi anche il Como con i due punti “persi” contro gli azzurri. Al sesto posto sarebbe confermato il Bologna a 18 punti, mentre la Juventus scalerebbe settima con 17 punti (pesano i 2 punti “conquistati” grazie all’errore di Pulisic).
- Milan 22 punti, +1 pt (+2 se avesse segnato contro la Juventus, -1 se avesse subito quello contro la Roma);
- Roma 22 punti, +1 pt (+1 se avesse pareggiato contro il Milan grazie al rigore di Dybala);
- Inter 21 punti, 0 pt(perfetto equilibri tra gol segnati e subiti);
- Napoli 19 punti, -3 pt (-2 se avesse pareggiato contro il Lecce, -1 se avesse perso contro il Como);
- Como 19 punti, +2pt (+2 se avesse segnato Morata il rigore contro il Napoli);
- Bologna 18 punti, 0 pt (equilibrio anche per i rossoblù);
- Juventus 17 punti, -1 pt (se avesse subito il rigore di Pulisic).