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Luis Alberto: “Difficile lasciare la Lazio, mi sentivo a casa. Inzaghi come un padre”

Luis Alberto, Al-Duhail (imago)

Il passato alla Lazio, il rapporto con Inzaghi, la nuova vita in Qatar: il racconto di Luis Alberto

È passato già più di un anno da quando Luis Alberto lasciava la Lazio, ponendo fine a otto anni nei quali è stato uno dei centrocampisti più forti e impattanti del campionato italiano.

Dall’estate del 2024, il classe ’92 gioca in Qatar nell’Al-Duhail, vincendo una coppa nazionale e condividendo il campo e lo spogliatoio con due volti noti come Marco Verratti e Krzysztof Piatek.

Di questa sua nuova avventura ha parlato in un’intervista a Flashscore.com: “Ci sono ancora cose da migliorare. In Europa ci si abitua a vedere tutti gli stadi pieni e questa è stata la cosa più difficile da accettare fin dall’inizio, ma il campionato sta crescendo a poco a poco e penso che raggiungerà un livello molto, molto più alto“.

Ma, tra i temi toccati, c’è stato anche il suo passato in biancoceleste: “È stato un po’ difficile prendere questa decisione perché ero a casa a Roma da otto anni, ho ricordi molto belli. Inzaghi? Era come un padre“.

Luis Alberto: “La stagione 2019/20 la più bella alla Lazio”

A proposito di ricordi, lo spagnolo ha parlato di più belli che si porta dietro dall’esperienza alla Lazio: “Il secondo anno è stato un po’ straordinario perché sono riuscito a segnare un sacco di gol, perché ero praticamente un attaccante, era diverso. Ma se devo scegliere una cosa, direi la stagione 2019/20 prima dell’arrivo del Covid. Ci siamo divertiti ad allenarci e a giocare, e avevamo un grande gruppo. Siamo quasi riusciti a lottare per lo Scudetto, il che è molto difficile per la Lazio perché in Italia ci sono squadre che sono superiori a noi in termini di stipendi, come Inter, Milan, Juve e molte altre“.

E su quell’anno ha aggiunto: “La verità è che abbiamo potuto competere e divertirci, il che è stata la cosa più bella. Avevamo uno staff tecnico molto valido e un gruppo di persone molto valido. Credo che quell’anno, fino all’arrivo della sfortuna del Covid, fossimo in lotta per lo Scudetto, il che è stato davvero straordinario“.

“Inzaghi? Abbiamo ancora un bel rapporto”

Luis Alberto ha parlato anche del periodo con Simone Inzaghi, suo allenatore anche in quella stagione: “È stata un’esperienza. All’inizio è stato difficile anche per lui, perché era la sua prima opportunità da allenatore. Non è più lo stesso di adesso, sicuramente, perché è migliorato molto, ma è stato straordinario“.

Di lui ha parlato anche del rapporto umano: “Simone, oltre ad essere un allenatore, è una persona molto vicina; cerca di aiutarti il ​​più possibile e per noi, più che un allenatore, è stato come un padre nello spogliatoio. Ci ha sempre supportato sopra ogni cosa ed è stata un’esperienza bellissima. Grazie a questo, abbiamo ancora un bel rapporto“.

Simone Inzaghi, allenatore dell'Al Hilal (IMAGO)
Simone Inzaghi, allenatore dell’Al Hilal (IMAGO)

“Qatar? Non è ancora al livello del calcio europeo”

Il centrocampista ha parlato anche del calcio in Qatar: “È un cambiamento radicale. Il livello del calcio, per essere realistici, non è più lo stesso. Essendo un Paese più piccolo, è difficile trovare molti giocatori di altissimo livello qui. Ma a poco a poco, con i professionisti e i progetti in corso, la situazione sta migliorando. E credo che col tempo si vedrà. Al momento, tutto ha un suo corso e un periodo di miglioramento. Credo che tra due o tre anni vedremo dove potrà arrivare il campionato del Qatar“.

Infine, ha concluso parlando dei suoi progetti per il finale di carriera: “Al momento non lo so. Una volta che mi sono trasferito qui, l’ho fatto per continuare a divertirmi il più a lungo possibile. Dico sempre che finché il mio corpo mi dirà che sto bene fisicamente, cercherò di giocare il più a lungo possibile, perché il sogno che avevo fin da bambino era quello di diventare un calciatore. Non ho intenzione di pensare di tornare in Spagna, mi godrò il momento. Cercherò di vivere gli anni migliori e possibilmente di prolungarli il più a lungo possibile. Come ho detto, voglio divertirmi e non pensare ancora al ritiro“.